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In occasione della 32ª edizione di Automotoretrò abbiamo avuto modo di parlare con Eugenio Franzetti, Direttore delle Relazioni Esterne di Peugeot Italia, della presenza del Leone all'evento torinese e del suo impegno nel mondo delle vetture classiche, del motorsport e di altro ancora.
Peugeot ad Automotoretrò
«Peugeot è molto, molto attaccata al suo passato alla sua storia e a quello che è il mondo delle auto classiche, da sempre. Quindi ovviamente partecipa a tutte quelle che sono le manifestazioni in Italia: Torino e Padova per citarne alcune. Questo perché nel nostro DNA c'è il grande rispetto per il nostro passato, che è poi fonte d'ispirazione per il nostro presente e per il nostro futuro».
Cosa si fa per valorizzare i possessori di vetture storiche?
«In Italia abbiamo un club al quale tutti i possessori di Peugeot storiche possono iscriversi. Attraverso questo organizziamo dei raduni, degli incontri e ogni anno poi l'Aventure Peugeot - che è il grande club mondiale - organizza il RIAP, ovvero il Raduno Internazionale dell'Aventure Peugeot, che quest'anno sarà in Inghilterra a Southampton, ove anche noi con il nostro club storico parteciperemo con alcuni dei nostri soci. Siamo molto attenti (a l mondo del classico, ndr). E' una vera e propria tribù di appassionati del marchio con delle vetture d'epoca di qualsiasi genere».
Qua avete delle vetture da corsa molto belle. Vogliamo parlare del mondo racing?
«Sì. Peugeot riserva molta attenzione al passato ma riserva anche tanta passione nei confronti del motorsport, che fa parte del DNA del marchio Peugeot. In questo caso abbiamo unito le due cose, perché ci sono delle vetture da Rally d'epoca e quindi uniamo un po' i due mondi. Questo perché da sempre Peugeot è presente nel motorsport. Da quando è nata l'automobile è nato poi l'aspetto sportivo della stessa».
Peugeot ha un grande palmarès in questo ambito
«Nella storia del marchio Peugeot ci sono vittorie prestigiose: Indianapolis, Le Mans, Campionati Mondiali Rally, la Pikes Peak. Da sempre siamo protagonisti nel motorsport, ma lo siamo anche con le piccole vetture sportive. In questo caso abbiamo qui esposte la 204 gruppo 2, la 104 gruppo 2 e la 205 gruppo A, vetture sportive piccole, facili da condurre, e che permettono a tutti di poter vincere nelle proprie domeniche le gare sotto casa».
Parlando di Rally, cosa ci si deve aspettare quest'anno da Paolo Andreucci?
«Quest'anno correremo ancora con Paolo Andreucci e Anna Andreussi nel CIR. Arriva la nuova macchina, la 208 Turbo 16 in categoria R5, per cui una vettura che ci permetterà nuovamente di poter provare a vincere il Campionato Italiano Rally, sia piloti che costruttori. L'esordio è previsto al Rally del Ciocco, quindi speriamo in bene. E' un momento importante perché è una nuova macchina, quindi comincia una nuova era per noi».
L'anno scorso ci avete stupito alla Pikes Peak. Avete qualcosa in serbo per sorprenderci ancora?
«Vediamo. Intanto siamo tutti concentrati, sia noi che Peugeot Sport, nel finalizzare il prodotto 208 Turbo 16, che è una macchina che permetterà a tutti di poter correre e vincere nei propri campionati. E poi è stata annunciata da poco la presenza, sempre di Peugeot Sport, di una macchina nel Campionato Mondiale FIA Rally Cross, che è una specialità in grande crescita e con dirette televisive che hanno permesso di spettacolarizzare il mondo dei Rally. Per il futuro vedremo».
Sarebbe bello rivedere Peugeot a Le Mans...
«Le Mans ci ha visti protagonisti per tanti anni ed anche vincenti. Adesso ritorniamo a concentrarci sulle strade sterrate, con Rally e Rally Cross. Questo è un po' l'ambito nel quale ci stiamo concentrando di più».
Cosa si può fare in questo contesto di mercato per migliorare quella che è la situazione generale?
«Continuare ad investire in nuovi prodotti. Nuovi prodotti affascinanti, di grande design e di grande qualità. Questa secondo noi è la strada giusta».