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Punto di incontro per tutti i costruttori d’auto del mondo, il Salone di Francoforte è anche una vetrina privilegiata per molti piccoli costruttori e studi di design, oltre naturalmente ai tuner tedeschi.
Ecco quindi che per il terzo giorno abbiamo deciso di concentrarci proprio su questo esclusivo mondo, e osservando alcune delle vetture esposte c’era davvero di che restare affascinati. Se ad esempio siete cresciuti con il mito di Sandro Munari e sognate una nuova Stratos, a Francoforte questo sogno si può toccare con mano... e poi naturalmente sono numerosissime le consept, di tutte le taglie e tipologie di carrozzeria, ma sempre all'insegna di un accentuato dinamismo.
I veri padroni di casa - a parte i costruttori ufficali - sono comunque i preparatori tedeschi, da sempre maestri tanto nella personalizzazione estetica di qualsiasi auto quanto nel sottoporre i motori a robuste iniezioni di cavalli. Del resto le autobahn locali, per lunghi tratti prive di limiti di velocità, invogliano agli interventi apparentemente più esagerati (o folli, a seconda dei punti di vista).
Sì, perché in Germania il tuning è una cosa seria, con i nomi più blasonati come Brabus, ABT o Gemballa che non hanno nulla da invidiare ai grandi costruttori in termini di qualità costruttiva.
Pur essendo ben consapevoli di questo, è stato comunque difficile restare indifferenti di fronte ad alcune delle vetture esposte, orgogliose delle loro modifiche per decine di migliaia di euro e di potenze massime che schizzavano facilmente oltre il muro dei 500 CV. E siccome non si vive soltanto di spoiler e ruote fumanti, tutte da ammirare erano anche alcune personalizzazioni degli interni, con pellami di qualità sopraffina che ricoprivano ogni angolo degli abitacoli e gadget per tutti i gusti.
Tanto di cappello ai tuner tedeschi, quindi, nonostante alcune “profanazioni” difficili da digerire per i più tradizionalisti, dal momento che accanto a Audi, BMW e Mercedes, non sono mancate le reinterpretazioni di Ferrari e Bentley…
Sì, possiamo immaginare cosa stanno pensando molti lettori, eppure la F430 Modena rivista da Novitec era bellissima. Ma non ditelo a nessuno…