Milano - Resa celebre, anche a livello sportivo, dall'impegno sportivo in MotoGP e da 14 anni di recente passato della F1, Bridgestone occupa oggi in Europa una posizione di mercato estremamente importante: le quote di mercato, infatti, la vedono quasi al 14% tra i prodotti "turismo" ed al 20% nella categoria veicoli pesanti.
All'interno di queste percentuali un ruolo importante lo ricoprono anche le gomme invernali della gamma Blizzak, oggi disponibili in numerosissime misure per diverse tipologie di vetture, dalla sportiva al SUV.
Della presenza del "gommista" giapponese in Europa, degli pneumatici invernali e delle attività sportive auto e moto ne abbiamo parlato con Franco Annunziato, italianissimo CEO e Presidente di Bridgestone Europa.
Che peso ha Brigestone nel mercato europeo?
«Bridgestone oggi ha una quota di mercato che è pari al 13/14% del mercato europeo vetture e circa il 20% della categoria truck&bus. Nel mix di queste percentuali nel 2009 e 2010 il pneumatico invernale è cresciuto moltissimo segnando un leggero rallentamento solamente nel 2011, per via di un inverno molto verde. La neve, infatti, è arrivata solamente quando la stagione era praticamente finita.»
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Bridgestone ha scelto il 36° piano del Palazzo Lombardia per la presentazione della gamma 2013
E' vero che molti pensano ancora all'invernale come ad un pneumatico "da neve"?
«Sì è vero. Molti automobilisti montano invernali solo a fronte di limitazioni alla mobilità dovute a neve o ghiaccio. E' bene ricordare, però, che anche se c'è il sole ma le temperature sono sotto ai 7 gradi uno pneumatico invernale lavora nettamente meglio di un estivo, rappresentando un plus fondamentale per la sicurezza.»
Cosa fa Bridgestone per spiegare che un invernale, quando è freddo, è meglio di un estivo?
«Stiamo lavorando molto per spiegare alle persone l'importanza della gomma invernale. Organizziamo eventi speciali in cui non invitiamo solamente la stampa di settore ma anche quella più generalista o di lifestyle ed allo stesso tempo cerchiamo di lavorare sulla nostra forza vendita e sui dealers. Cerchiamo di far capire all'utente finale che l'invernale non è una spesa aggiuntiva ma semplicemente un anticipo di spesa, visto che mentre si usano le invernali si risparmiano le estive.»
“Molti automobilisti montano invernali solo a fronte di limitazioni alla mobilità dovute a neve o ghiaccio. E' bene ricordare, però, che anche se c'è il sole ma le temperature sono sotto ai 7 gradi uno pneumatico invernale lavora nettamente meglio di un estivo, rappresentando un plus fondamentale per la sicurezza”
E' vero che con gli pneumatici invernali si risparmia?
«Certamente. E' dimostrato che utilizzando correttamente gli pneumatici estivi e quelli invernali si ottengono vantaggi in termini di resa chilometrica e quindi di spesa. Questo è dovuto al fatto che ogni tipologia di prodotto lavora meglio, consumandosi meno, se utilizzato nelle condizioni per cui è stato progettato.»
Siete d'accordo sulle normative che obbligano all'uso delle invernali?
«Sì, certamente. Sono norme che contribuiscono a migliorare la sicurezza stradale e ad aumentare la consapevolezza dei vantaggi di questo genere di pneumatici. Su tali normative ci stanno lavorando molti stati europei alla stregua di quanto fatto da molte regioni e province italiane.»
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Bridgestone investe molto in ricerca e sviluppo: tra i prototipi anche uno pneumatico "senz'aria"
Fatto 100 lo sviluppo quanto investite sulle gomme invernali?
«Le gomme invernali rispetto a qualche anno fa hanno un peso maggiore nel mix di vendita e quindi va da sé che si stiano investendo più risorse in questi prodotti. Sono gomme che hanno bisogno di progettazione e sviluppo specifici perché devono lavorare bene su bagnato e asciutto ma devono anche essere sicure sulla neve, sul ghiaggio ed assicurare un ottimo livello di confort. Come se non bastasse devono anche durare. Per ottenere tutte queste caratteristiche ci vogliono tecnologie di mescole, di geometrie del battistrada e di produzione molto accurate, sulle quali investiamo moltissimo ogni anno. Non è un caso, dunque, se le nostre LM-80 escono come le migliori gomme per SUV dalle più prestigiose comparative.»
“Stiamo investendo moltissimo nel settore delle due ruote, sia moto che scooter, in particolar modo in Europa e specialmente in Italia e la nostra presenza in MotoGP, anche a fronte di un regime di monogomma, trova spiegazione nel forte legame che c'è tra la gomma racing e quella sportiva di larga serie”
Che ruolo ha il Motorsport per Bridgestone?
«Il Motorsport è una vetrina importante dalla quale non possiamo essere assenti. Non siamo più in F1, ma negli USA siamo ancora in Formula Indy e competiamo in numerosi campionati giapponesi. In F1 ci siamo stati per 14 anni, ma ormai la conoscenza dell'argomento per noi era sostanzialmente saturata ed anche il messaggio verso gli spettatori arrivava in modo meno deciso rispetto all'inizio. Come se non bastasse non ci piaceva il regime di monomarca, che da un lato aveva il vantaggio di costare metà rispetto a quando eravamo in competizione con Michelin, ma dall'altro ha annullato gli spunti di discussione sugli pneumatici: la domenica, infatti, non si parlava solo di Ferrari contro McLaren o di Red Bull contro Williams, ma di sfida tecnologica tra i gommisti. In mancanza di questi spunti, alla luce di un regolamento monogomma, non era più di nostro interesse.»
L'impegno Bridgestone nelle due ruote
«Stiamo investendo moltissimo nel settore delle due ruote, sia moto che scooter, in particolar modo in Europa e specialmente in Italia e la nostra presenza in MotoGP, anche a fronte di un regime di monogomma, trova spiegazione nel forte legame che c'è tra la gomma racing e quella sportiva di larga serie. Abbiamo confermato il nostro impegno in MotoGP fino al 2014 e lavoriamo sodo, anche attingendo dall'esperienza di Valentino Rossi, per fare in modo che le nostre gomme siano sempre al vertice, anche e soprattutto sulle strade di tutti i giorni.»