Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
In Francia sono sempre più forti le penalizzazioni, soprattutto economiche, per chi decide di acquistare un’auto con emissioni di CO2 oltre i 128 g/km. Già nel 2021 la soglia era fissata a 133 g/km e nel 2020 a 138. Nel 2022 scendono di 5 g/km anche tutte le altre soglie di pagamento. In pratica, più alte sono le emissioni e più si è costretti a pagare. C’è però un limite: non deve superare il 50% del prezzo d’acquisto del veicolo, Iva compresa, con esenzioni per auto ad uso particolare e portatori di handicap. Ma non è tutto, perché anche il peso diventa un problema (sempre a carico degli automobilisti). Da questi primi giorni di gennaio, infatti, sarà introdotta una tassa per i veicoli con massa superiore ai 1.800 kg, con una tariffa pari a 10 euro per ogni chilogrammo in più rispetto a questa soglia. Unici esentati, le utilitarie, le vetture elettriche e ibride plug-in che abbiano un’autonomia in modalità elettrica sopra o pari ai 50 km.
Ma la Francia ha davvero dichiarato guerra alle macchine, soprattutto quelle che emettono anidride carbonica. “L’automobile nuoce gravemente alla salute”. Manca solo questa dicitura, che si trova per esempio sui pacchetti di sigarette, ma ci siamo quasi visto che una stretta arriva anche sulle pubblicità a partire dall’1 marzo prossimo. La novità è il frutto di una recente disposizione del ministero della Transizione ecologica parigino, secondo la quale gli spot dovranno essere obbligatoriamente accompagnati dallo slogan "Se déplacer, moins polluer" (“Spostarsi, inquinando di meno”) e dall'indicazione della classe di emissioni di CO2 della vettura. I costruttori insomma dovranno adeguare le loro pubblicità, come già accadde dal 2007 per alcuni prodotti alimentari e le bevande ricche di zuccheri. Entro due mesi, le Case dovranno aggiungere ai loro messaggi suggerimenti come: “Per i brevi percorsi, privilegiate la camminata o la bicicletta”, “Pensate a utilizzare vetture condivise”, “Nella vita quotidiana, usate i mezzi pubblici”. La norma si applicherà a qualsiasi tipo di promozione, diffusa mediante radio, televisione, internet, cinema, schermi, tabelloni e sulla carta stampata: ai trasgressori, dopo una prima messa in mora, potrà essere comminata una sanzione di 50 mila euro per ogni annuncio diffuso senza le indicazioni previste.