Francia, continua la protesta dei gilet gialli: rischio contagio ad altri Paesi? [video]

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Manifestazioni e disordini contro il rincaro dei carburanti auto in Francia: migliaia di persone a Parigi, con tafferugli e feriti - live video
1 dicembre 2018

Se da noi ci si lamenta, sempre, per un prezzo di benzina e gasolio ritenuto troppo elevato, in Francia la situazione è ben più seria, si passa ai fatti di fronte a nuove tasse: oggi terza manifestazione nazionale dei gilet gialli a Parigi, con varie altre zone del Paese dove le proteste si fanno sentire, causando rallentamenti al traffico, in autostrada e disordini anche gravi, considerando il conteggio che sale per ora a nuove decine di feriti e oltre cinquanta soggetti fermati, dalle forze dell’ordine.

L’ultimo “appuntamento” ha visto circa 1500 persone agli Champs-Elysees che protestavano, già di prima mattina, contro il caro carburante (al momento in Francia benzina e diesel costano meno che in Italia, ndr). Moltissimi gli agenti in loco, ma non sono serviti a evitare lanci di fumogeni tafferugli e, ovviamente, la chiusura al traffico automobilistico. Non dormono sonni tranquilli sia Emmanuel Macron sia Édouard Philippe, le massime cariche dello Stato francese, visto che queste manifestazioni non sono controllate e parte delle persone in protesta, non collabora con la polizia, che esegue perquisizioni per tutela della sicurezza.

Le voci sono discordi sul fronte, per come tamponare in fretta la situazione: inquinamento ambientale e tasse sui carburanti, ma anche incentivi alle auto elettrificate e più in generale potere d’acquisto dei cittadini. Internamente alla protesta, qualcuno si fa forte di un peso economico della vita che è analogo anche in altre nazioni d’Europa, ventilando il rischio di vedere manifestazioni simili contro governi troppo “distanti” dal popolo anche fuori dalla Francia.

In questa pagina, il video che segue live gli scontri a Parigi.

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