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Ennesima conferma dello sciovinismo francese: un tribunale transalpino, infatti, ha ritenuto ammissibile il ricorso presentato da Citroën nei confronti di Polestar, accusata di aver scelto un logo per le sue vetture troppo somigliante a quello che da oltre un secolo identifica i modelli prodotti dall’azienda di Poissy, che oggi fa parte dell’universo Stellantis.
Una vittoria legale che rende non solo impossibile al momento l’acquisto sul territorio francese di vetture Polestar, ma che apre la strada ad un possibile effetto domino in tutta Europa, che potrebbe costringere Polestar a cambiare il proprio logo.
Il tribunale di Parigi che ha accolto la denuncia di Citroën Automobiles non solo ha stabilito che il marchio del gruppo Geely (Volvo, Lotus, Polestar) non può utilizzare il proprio stemma sul territorio francese, ma ha anche disposto il risarcimento di 150.000 euro a favore della Casa francese, oltre ovviamente alla misura più importante dal punto di vista commerciale, vale a dire il divieto di vendita di vetture Polestar che presentino il marchio contestato.
L’ipotesi che il divieto diventi operativo in tutta Europa non è peregrina: infatti Citroën ha depositato analoga istanza al Tribunal de l'Entreprise Francophone de Bruxelles, che punta a bloccarne le vendite sull’intero territorio continentale.
La causa verrà discussa all'inizio di settembre, ultimo capitolo (per il momento...) di una contesa legale che oppone Il marchio francese al produttore cinese già dal 2017, quando per la prima volta era stata contestata la scelta grafica di un logo ritenuto troppo somigliante a quello presente sui veicoli di produzione transalpina.