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Ebbene sì: pare che Foxconn, una delle più grandi aziende al mondo nel settore della produzione di elettronica e componenti tecnologici, famosissima per essere il principale fornitore e produttore per molte aziende tecnologiche globali, tra cui Apple, Sony, Microsoft, Nokia e Amazon, abbia proposto di formare una partnership con Honda Motor. L'obiettivo? Insieme a Honda, fare squadra con Nissan e Mitsubishi nel settore automobilistico. Tra l'altro, in passato, Foxconn aveva mostrato interesse nell'acquisire una quota di Nissan nel tentativo di espandersi nel business dei veicoli elettrici. Un business che il gioiellino taiwanese ha posizionato come il suo prossimo motore di crescita, dopo l'assemblaggio di smartphone.
Breve recap. Come detto, la fusione tra Honda, Nissan e Mitsubishi è ufficialmente naufragata. Colpa di visioni troppo divergenti tra le prime due aziende. Honda puntava evidentemente a diventare la società madre dell'unione, ma questo ha preoccupato Nissan, che invece considerava la partnership come un'opportunità economica nella quale mantenere una maggiore autonomia. Mitsubishi, con meno voce in capitolo rispetto agli altri due player, ha dovuto accettare lo stato delle cose. È qui che entra in gioco Foxconn, un gigante dell'elettronica che da tempo cerca di entrare nel settore delle quattro ruote. Dopo averci provato invano, l'azienda di Taiwan sta ora bussando alla porta di Nissan. Il piano? Entrare in
Nissan acquistando il 15% delle quote controllate da Renault. “Renault possiede una quota di circa un terzo di Nissan. Ne abbiamo discusso. Il nostro scopo principale è quello di parlare di cooperazione”, ha dichiarato il presidente di Foxconn, Young Liu. Detto altrimenti, Foxconn vorrebbe rilevare una parte di Nissan e, da questa posizione, collaborare con Honda e Mitsubishi. In caso di fumata bianca, non ci sarebbe alcuna fusione, bensì un nuovo polo automobilistico nippo-taiwanese, capace, forse, di fare concorrenza a Tesla e ai brand cinesi.
In tutto questo, chi ci guadagnerebbe? Nissan otterrebbe stabilità economica. Mitsubishi rientrerebbe nel mercato dei veicoli elettrici dalla porta principale. Honda potrebbe diventare la leader del quartetto e sognare in grande, mentre Foxconn sarebbe disposta a mettere a disposizione dei partner fabbriche, reti e punti vendita in cambio di una consacrazione nel settore automobilistico. Qualche anno fa, del resto, William Wei, dirigente di Foxconn, affermava che l'obiettivo della società era quello di diventare “l'Android dei veicoli elettrici”. Il gigante taiwanese, dunque, potrebbe presto produrre iPhone per Apple e auto elettriche per/insieme a Honda, Nissan e Mitsubishi. Ma perché Foxconn dovrebbe iniziare a sviluppare automobili? C'entrano sia l'economia che la geopolitica. Da un lato, l'industria degli smartphone sta affrontando una fase di rallentamento, e spingere anche sugli EV offrirebbe nuova linfa alla società; dall'altro, Taiwan vuole andare oltre i chip, e l'occasione di trasformarsi in una forza trainante nell'industria dei veicoli elettrici è più che allettante. Anche perché sull'isola, ricordiamolo, ci sono solo due produttori di auto, Yulon e Hotai Motor, e c'è quindi ampio margine per operare e anche per cooperare. In attesa di capire se i piani di Foxconn andranno a buon fine, è lecito supporre che l'azienda taiwanese imiterà l'approccio di Tesla: le sue future auto dovranno evolversi nel software e non essere ancorate all'hardware, con una sola differenza: semaforo verde per il contributo di terze parti, ovvero Honda, Nissan e Mitsubishi.
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