Voto 10 a questo mondiale 2012, nel quale i rapporti di forza cambiano da una gara all'altra e anche i piloti fanno il possibile per non farci capire molto, alternando prestazioni esaltanti ad altre piuttosto opache. Inevitabile, in questo turbinio di emozioni, che anche chi deve dare i voti alla fine non ci azzecchi poi molto e venga puntualmente smentito alla gara successiva....
E allora, se proprio dobbiamo rimangiarci
ciò che abbiamo scritto sette giorni fa, tanto vale iniziare al più bravo:
voto 10 a Vettel, che dopo una gara a dir poco incolore in Cina, nel deserto è tornato a mostrare tutta la sua classe. Pole, in fuga dal primo giro e vittoria. È tornato il campione dei tempi migliori, anche se gli avversari sono molto, molto più vicini dello scorso anno. Anzi, l'impressione è che in questo risultato abbiano contato di più le sue qualità di campione piuttosto che la macchina.
Ritrovato.
Restando in casa Red Bull, voto 5 invece a Mark Webber, che appena l'auto si rimette a filare come un missile ritorna a essere un onesto professionista del volante, anzichè il pilota che è stato alla pari - se non davanti - a Vettel nelle prime tre gare, collezionando l'ennesimo piazzamento tutto sommato inutile. Possibile che sappia dare il meglio di sé solo quando l'auto non è comunque da vittoria? Da psicanalizzare.
Voto 10 a Kimi Raikkonen, e non solo perchè è uno dei pochi che non ci ha smentito rispetto a quanto scritto sette giorni fa. In qualifica adotta una strategia rischiosa, ma premiante, soprattutto perchè in gara corre con una determinazione e una velocità che hanno dell'incredibile. Partire da metà schieramento e andare a riprendere Vettel non è roba che si vede spesso, per non dire mai. E la Lotus, per quanto validissima, non vale probabilmente la Red Bull. Ci è mancato.
Voto 9 a Grosjean, che questa volta non commette alcun errore, compie un paio di bei sorpassi e dopo una qualifica ottima coglie un meritatissimo terzo posto. Il francese è veloce e sta maturando in fretta. L'impressione è che abbia davanti a sè un bel futuro nella massima formula. Promettente.
Voto 10 a Paul di Resta, perchè guardando chi è finito davanti allo scozzese e chi si è messo alle spalle si capisce che davvero non si poteva fare di più con la Force India. In qualifica rifila tre decimi al compagno di squadra Hulkenberg, non tantissimi ma sufficienti per arrivare in Q3. Parte 3 posizioni davanti al tedesco, ma in gara non c'è confronto: uno arriva sesto, l'altro dodicesimo. Effettua solo due soste, ma riesce a girare sempre su un buon ritmo. Bravo davvero.
“Voto 10 a Kimi Raikkonen, e non solo perchè è uno dei pochi che non ci ha smentito rispetto a quanto scritto sette giorni fa. In qualifica adotta una strategia rischiosa, ma premiante, soprattutto perchè in gara corre con una determinazione e una velocità che hanno dell'incredibile. Ci è mancato”
Un altro che si era esaltato in qualifica era Ricciardo (voto 4), che però compie una delle più brutte partenze nella storia della Formula 1, perdendo 11 posizioni (!) in mezzo giro. Comunque cose che capitano quando si è giovani. Nella lotta iniziale però si tocca con qualcuno, rientra ai box per cambiare il musetto e la sua gara finisce lì. Sprecone.
Ha raccolto molto meno di quello che faceva pensare la qualifica anche Hamilton (voto 7), però non è colpa sua se ogni volta che si ferma ai box qualcuno fa casino o arriva un'altra auto nel momento meno opportuno. In gara non riesce a superare Alonso (ma la McLaren non era molto più veloce nei rettilinei?), però quando sorpassa Rosberg sulla sabbia dimostra che gli attributi sono sempre quelli, giganteschi. Si rifarà.
Voto 6 a Button. In qualifica è vicino ad Hamilton, come quasi sempre gli accade, però in gara si perde. Colpa di un'auto inguidabile, spiega nel dopo gara l'inglese. L'impressione però è che gli sia capitata una di quelle giornate no dove semplicemente "si spegne". Sfortunato, comunque, nel finale.
Voto 6,5 a Rosberg. Dopo la schiacciante vittoria in Cina era lecito aspettarsi di più, ma per qualche misterioso motivo in Bahrain le stelle d'argento non brillano e lui fa quel che può. Ci mette del suo soprattutto per non farsi superare, con manovre al limite su Hamilton e Alonso. Poco elegante, ma combattivo.
Voto 6 a Schumacher, costretto a partire dal fondo per un suicidio strategico del muretto dei box (voto 4 alla squadra), in una pista in cui non brilla mai per velocità sul giro. Difficile rimontare in queste condizioni, ma il punticino finale è un premio di consolazione in attesa di tempi migliori. Tenace.
Voto 7 ad Alonso, che ha già dimostrato di saper fare i miracoli ma nemmeno lui può far piovere nel deserto... e così coglie come sempre quello che è il massimo che può esprimere la monoposto. Paziente.
In proporzione, per una volta merita un bel 7,5 Massa, perchè in gara dimostra tenacia, rimonta bene e rimane in scia ad Alonso. Stavolta si dimostra sostanzialmente alla pari dello spagnolo, peccato solo per il mezzo secondo rimediato dal compagno di squadra in qualifica. In recupero.