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In occasione del ventesimo anniversario del Ford's Special Vehicle Team (SVT), divisione che si occupa dello sviluppo delle vetture più performanti dell’Ovale Blu, è stata presentata oggi al Salone di Chicago la versione rinnovata della Shelby GT500 Convertible.
La sezione anteriore della nuova cabrio high-performance americana si caratterizza per l’ampia calandra sdoppiata e simmetrica, che conferisce alla vettura un look decisamente aggressivo, e per i gruppi ottici squadrati che integrano gli indicatori di direzione, mentre il cofano motore è contraddistinto da un vistosa bombatura, che si sviluppa a partire dalla presa d’aria del radiatore.
La zona laterale è immediatamente contraddistinguibile per i grandi cerchi in lega a cinque razze sdoppiate e per le grafiche con il logo “GT 500”, che si estendono lungo l’intera lunghezza della fiancata, mentre nella sezione posteriore si possono notare i quattro terminali di scarico integrati all’interno dell’estrattore e lo spoiler, che ha la funzione di incrementare la down-force alle alte velocità.
Sotto al cofano della GT500 Convertible pulsa un motore sovralimentato con architettura V8 da 5,8 litri, capace di sviluppare una potenza di 650 CV e di scaricare al suolo una coppia massima pari a 813 Nm, mentre la velocità massima è stata limitata a 250 Km/h.
Allo stesso modo della versione coupé, anche la GT500 Convertible può essere equipaggiata con il pacchetto Performance Package, che comprende un sistema di ammortizzatori Bilstein regolabili elettronicamente, ma anche con il Track Package, che include un radiatore supplementare per l'olio e un apposito sistema di raffreddamento per la trasmissione e per il differenziale posteriore, che ha l’obiettivo di evitare il surriscaldamento durante l'utilizzo in pista.
Kerry Baldori, Ingegnere Capo della SVT Global Performance Vehicles ha dichiarato: «La Shelby GT500 Convertible vuole essere una vettura performante allo stesso modo della versione coupé. Tutte le modifiche che abbiamo apportato a questa vettura hanno contribuito a creare una versione cabriolet, che fosse utilizzabile non solo in pista ma anche quotidianamente.»