Ford Mustang 7 2023: il debutto a Detroit della pony car più famosa al mondo

Ford Mustang 7 2023: il debutto a Detroit della pony car più famosa al mondo
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La settima generazione della Ford Mustang toglie i veli: non sarà elettrificata e avrà un futuro, la Ford ci ha messo tutta la sua passione. E anche un cambio manuale
15 settembre 2022

Nome in codice S-650, ma è la nuova Ford Mustang, che fa il suo debutto a tarda notte (per l'Italia) in diretta da Detroit dove il CEO Jim Farley era visibilmente inorgoglito per lo stile e le qualità meccaniche di questa settima generazione, e ha sottolineato che si è trattato di una mossa di grande coraggio investire ancora nei motori a benzina sportivi mentre tutti corrono verso l'elettrificazione. L'evento ha preso il nome di "S7AMPEDE", col 7, la folle cavalcata delle pony car in oltre 58 anni e 10 milioni di unità vendute. Era infatti il 1964 quando la Casa di Detroit lanciava la prima versione e il suo nome (nonché l'heritage) sono quelli durati più a lungo di tutti gli altri modelli Ford.

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GLI ESTERNI

Un'auto così iconica non si può stravolgere e dev'essere immediatamente riconoscibile, quindi le proporzioni e le dimensioni rimangono le stesse, sia per la coupé, sia per la cabrio. Cambia però quello che in America chiamano la "stance", che potremmo tradurre come "la possanza" o l'imponenza data dal posteriore muscolare, le carreggiate large e il profilo basso del padiglione, che rimanda un po' allo stile delle berline aerodinamiche anni 60. Con una lunghezza di oltre 4 metri e 80 cm e un'altezza di 141, la nuova carrozzeria ha un cofano più allungato nella zona anteriore (per la protezione dei pedoni) e, di conseguenza, la "greenhouse", il padiglione, sembra appoggiare di più sul retrotreno. La linea laterale è un po' più filante, perché visivamente hanno ridotto la propria evidenza gli spigoli sopra alle ruote dietro. Del tutto nuova, quasi irrriconoscibile, la griglia anteriore con i fari full led, con il taglio del cofano dritto come una lama e ampie prese d'aria per la GT 5.0. Ancor più innovativo il posteriore, dove viene abbandonata la fascia nera fra i gruppi ottici e ridisegnato (più discreto) il logo GT.   

GLI INTERNI

Qui una bella rinfrescata era assolutamente d'obbligo, e c'è stata eccome, con un ribaltamento quasi completo delle posizioni di molti elementi: le bocchette del clima scendono in basso in numero di due e appoggiato sulla plancia c'è un display da 13,2 pollici che si raccorda con quello che una volta era il luogo dei classici strumenti meccanici circolari dietro il volante. Lì ora c'è un vasto TFT da 12,4 pollici variamente configurabile e potenziabile, tendenza che evidentemente non era più evitabile anche se questo modello vuole ritenere un certo gusto retrò nel design. Il sistema di bordo è il Sync 4 con Android Auto e Apple Car Play. Putroppo i comadi del clima sono diventati touch, piccoli e non molto visibli, anche se fissi sulla parte inferiore dello schermo. Un must la leva del freno a mano meccanica spostata a sinstra che lascia spazio agli immancabili portabicchieri. Tra l'altro, per questa c'è una funzione "drift" selezionabile su vari livelli, da novello pilota a professionista. Chi siede dietro non vedrà la situazione migliorare di molto quanto a libertà di movimento rispetto alla versione precedente, ma non è certo una delle qualità precipue della Mustang. 

I MOTORI

Ecoboost è una parola che rimarrà nel vocabolario della Mustang; il 4 cilindri da 2,3 litri con la potenza aumentata rimarrà la colonna portante nel listino, con il cambio manuale a 6 marce o a richiesta il 10 marce della Ranger Raptor; trazione posteriore (ovviamente) e differenziale autobloccante a richiesta. Ma questo motore è per i cuori pavidi: per tutti gli altri c'è un nuovo V8 di quarta generazione con potenze aumentata, gestibile con sei differenti drive mode. Potrebbe anche essere l'ultima occasione per comprare un V8 Ford. Per chi la comprasse con il cambio manuale, è previsto il "rev matching" per passaggi di marcia veloci senza dover aspettare che il motore riprenda i giri e in opzione anche le sospensioni a controllo elettronico. A proposito di elettrificazione, che come sapete va molto più a rilento negli USA che in Europa, la presenza di versioni in qualche modo elettrificate non è prevista, e del resto a sostenere questo ruolo c'è già la Mustang Mach-e

DARK HORSE

A fianco della linea tradizionale, prende vita la versione "Dark Horse" della Mustang, un allestimento track-oriented che è stata migliorata e resa più estrema nel motore, nella risposta dello sterzo e nell'assetto da essere più performante di qualsisi altra Mustang 5.0 precedente. Nuovi assi a camme e condotti d'aria per il motore e un cambio manuale Tremec con il pomolo stampato di titanio in 3D, con l'opzione dell'automatico detto prima, senza dimenticare un differenziale Torsen al retrotreno. Neanche a dirlo, la Dark horse ha tutti i cavallini e le finiture esterne anodizzate in colore scuro, persino un po' sinistri.

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