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Il capo di Ford Jim Farley è trenchant: non metteremo in produzione altri modelli elettrici se non saranno redditizi sin dal primo anno di vendite. E siccome nessuno è mai riuscito in un'impresa simile, la strategia sarà un'altra: per prima cosa viene cacellato dai piani il progetto della sport utility familiare full electric soprannominata Bullet Train che avrebbe dovuto essere messo in campo nel 2025-2026, per il quale è probabile venga poi scelta una motorizzazione ibrida con il range extender. E poi c'è un taglio del 10% sulle spese per ricerca e sviluppo degli EV che scende dal 40 al 30% delle rendite. Altro provvedimento immediato: cambiare i piani per le fabbriche di batterie per essere più competitivi dei conesi e delle loro batterie a basso prezzo. Jim Farley è stato un entusiasta early adopter dei piani di elettrificazione quando è stato messo a capo di Ford quattro anni fa, ma oggi ha detto che bisogna fare i conti con la realtà, e una frase in un recente comunicato lo sottolinea in modo particolare.
Chi compra l'auto elettrica oggi è molto più attento nel rapporto spesa-beneficio di quanto non lo fossero gli early adopters; se comprano una EV, lo fanno perché vogliono risparmiare sul carburante, sulla manutenzione e ricaricare in casa
Come per molti altri carmaker, le previsioni di Ford per il 2024 non sono rosee per le elettriche, con una perdita che potrebbe sfiorare i 5,5 miliardi di dollari, un gap che si potrebbe ridurre solo nel 2027 con il lancio di un nuovi pick-up del tutto elettrico della classe del Ford Ranger, ma la vera risposta alle perdite è puntare ancora sul termico con i motori ibridi, molto più ben accetti negli USA, e tra i vari tipi di ibrido Farley tiene in gran conto gli ibridi seriali puri, ovvero quei sistemi che usano un piccolo motore termico per ricaricare le batterie, chiamati anche "range extender". Un campo invece che sembra promettere bene è quello dei veicoli commerciali elettrici, che sono più accettati dai compratori, con batterie LFP più economiche e possibilmente costruite negli USA per godere degli incentivi previsti dall'amministrazione Biden. Ford sta quindi cercando di convincere i suoi due partner più importanti - LG e SK - a costruire gigafactory negli Stati Uniti.
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https://www.ford.it
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