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La Ford Motor Company ha ufficializzato un'iniezione di capitale fino a 4,4 miliardi di euro destinati a Ford-Werke, la sua divisione tedesca. Questo investimento rappresenta un tassello fondamentale nella più ampia strategia di rilancio delle operazioni europee del gruppo americano, in un momento cruciale per l'industria automotive.
John Lawler, vicepresidente di Ford, ha dichiarato che il capitale destinati alla divisione tedesca sarà il punto di partenza per una nuova riapertura nel mercato europeo, capace di competere con le case automobilistiche già inserite nel business. L’azienda punta a costruire un modello di business sostenibile nel Vecchio Continente, semplificando la governance e ottimizzando le risorse disponibili per affrontare le sfide future.
Il settore automobilistico europeo sta attraversando una fase complessa, caratterizzata dall'aggressiva espansione dei produttori cinesi che mettono sotto pressione i marchi storici. A complicare ulteriormente il quadro sono le incertezze legate ai dazi statunitensi e ai crescenti costi di produzione che erodono i margini delle case automobilistiche.
Ford infatti ha già avviato un piano di ristrutturazione che prevede migliaia di tagli al personale, con ripercussioni particolarmente significative proprio in Germania. Un destino simile sta toccando anche altri colossi del settore, come il gruppo Volkswagen.
Il vicepresidente della Ford, ha lanciato un appello ai legislatori europei, chiedendo un'agenda chiara per incentivare l'adozione dei veicoli elettrici e rendere gli obiettivi sulle emissioni più realistici e allineati con la domanda di mercato.
Sebbene Ford abbia già intrapreso il cammino verso l'elettrificazione, l'azienda sottolinea la necessità di un maggiore supporto infrastrutturale e normativo per consolidare la propria posizione in Europa. La rete di ricarica, i costi delle batterie e gli incentivi all'acquisto rimangono punti critici da affrontare per garantire il successo della transizione.
John Lawler è entrato recentemente nel consiglio dell'ACEA (Associazione Europea dei Costruttori di Automobili), in un momento strategico per il settore. La sua nomina coincide con la pubblicazione, da parte della Commissione Europea, del Piano d'Azione per l'Automotive, che evidenzia la necessità di maggiore flessibilità sugli obiettivi di riduzione delle emissioni.
Ford, che conta circa 32.000 dipendenti in Europa con stabilimenti distribuiti in Germania, Spagna, Romania, Turchia e Regno Unito, ha intensificato la sua attività di lobbying presso le istituzioni europee. L'azienda sta chiedendo con insistenza misure concrete per contrastare la crescente concorrenza dei produttori cinesi e un supporto adeguato per la transizione verso la mobilità elettrica, considerata inevitabile ma ancora piena di ostacoli.
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