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L’industria automobilistica cinese sembra guadagnare sempre più terreno rispetto ai produttori occidentali, e il CEO di Ford, Jim Farley, ne è un chiaro esempio. In una recente intervista, Farley ha rivelato di utilizzare la Xiaomi SU7, una berlina elettrica cinese, per i suoi spostamenti quotidiani, descrivendola come un’auto "fantastica". Nonostante l’ampia gamma di veicoli elettrici Ford, Farley ha spiegato di preferire Xiaomi per la sua qualità e innovazione: "Vado in giro per Chicago con una Xiaomi SU7 importata da sei mesi ormai. Non la cambierei", ha dichiarato.
Farley ha definito Xiaomi come una epifania che dovrebbe guidare anche l’evoluzione di Ford: “Tutti parlano dell’Apple Car, ma Xiaomi è già qui”. Sottolinea come l’elettrica di Xiaomi rappresenti una forte concorrenza, con una produzione che raggiunge fino a 20.000 unità al mese, e tempi d’attesa di sei mesi per ottenerne una. L’impatto del marchio Xiaomi, secondo Farley, supera persino quello delle case automobilistiche tradizionali, posizionandosi come uno dei marchi più forti tra i consumatori.
Farley ha poi esteso la sua analisi all’intero settore occidentale, paragonando l'attuale dominanza cinese a quella dei produttori giapponesi negli anni ’70. All’epoca, i Big Three americani – Chrysler, Ford e General Motors – persero terreno a causa della loro incapacità di fronteggiare Toyota e Honda. “Non possiamo ripetere gli stessi errori”, ha aggiunto Farley, notando che, in questo campo, l’industria statunitense è ancora in fase di recupero.