Ford Fiesta: 36 anni di storia e di evoluzione tecnologica

Con 36 anni di storia alle spalle e più di 15.000.000 di unità vendute in tutto il mondo la Ford Fiesta può sicuramente essere considerata un best seller del segmento B.

Ripercorrere la storia di questo glorioso modello però significa anche scoprire alcune delle tappe fondamentali dello sviluppo tecnologico legato al mondo dell’auto, in particolar modo per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza e le tecnologie che negli anni hanno consentito di contenere sempre di più i consumi e le emissioni di carburante.

Tutto ha inizio nel lontano 1972 con il progetto Bobcat

La storia della Fiesta comincia nel 1972 quando, per volere dello stesso Henry Ford II, nipote dello storico fondatore Henry Ford, si inizia a lavorare su un progetto segreto denominato Bobcat, che avrebbe dovuto portare alla nascita di un nuovo modello compatto.

Nel 1973 il mondo viene scosso dalla crisi petrolifera che spinge con ancora maggior convinzione i vertici della Casa dell’Ovale Blu a lavorare su un modello compatto ed efficiente, che avrebbe dovuto garantire costi di esercizio contenuti.

Il Consiglio di Amministrazione approva il progetto Bobcat che diventa quindi un’assoluta priorità così che l’anno successivo inizia la costruzione di un nuovo stabilimento da 2,7 milioni di metri quadrati a Valencia, in Spagna che avrebbe dovuto ospitare le linee di produzione del nuovo modello.

Nel 1975 inizia la produzione del motore ed è Henry Ford in persona a decidere che la futura compatta si dovrà chiamare Fiesta, sia perché secondo il suo parere si accompagna bene al nome Ford, sia per sottolineare lo speciale rapporto che lega la Casa americana con la Spagna.

1976: arriva la prima Ford Fiesta della storia

Nel 1976 inizia la produzione della Ford Fiesta, che inizialmente viene offerta nelle versioni 1.0 e 1.1 Ghia. Nel corso dell’anno lo stabilimento entra a pieno regime, mentre nel ’77 arriva il motore da 1.3 litri e la versione sportiva S. Il successo del modello convince i vertici della Casa ad importare la Fiesta anche negli Stati Uniti così che è sufficiente attendere il 1979 per raggiungere il traguardo di un milione di esemplari prodotti.

Tutti gli amanti di questo modello poi non possono certo dimenticare la Fiesta XR2, particolare versione dotata di motore da 1.6 litri, sospensioni più rigide e cerchi in lega dall’indimenticabile design traforato che superava le 100 miglia orarie di velocità massima (160 km/h).

1983: la MkII è più aerodinamica ed efficiente

La seconda generazione arriva nel 1983 quando viene presentata la Ford Fiesta MkII, che rispetto al passato si presenta con forme più aerodinamiche, leggermente più lunga e più efficiente nei consumi. La gamma motorizzazioni della nuova Fiesta prevede tre unità a benzina - un 1.0, un 1.1 e un 1.3 con cambio a cinque marce - e un inedito 1.6 alimentato a gasolio dotato di iniezione diretta con albero a camme in testa.

Nel 1984 nasce la Fiesta XR2 con motore da 1.6 litri a benzina dotato di distribuzione monoalbero, che prevede cambio a cinque rapporti, pneumatici a spalla bassa e sospensioni e freni sportivi. Intanto il fortunato modello compatto raggiunge il traguardo di 3 milioni di unità prodotte e può essere alimentato anche per mezzo di benzina senza piombo.

Nel 1986 e poi nel 1987 arrivano le ultime novità per la MkII: debutta la nuova motorizzazione 1.4 “lean burn” e il cambio automatico CTX viene reso disponibile per tutta la gamma.

1989: la MkIII ha già l'ABS

Il 1989 è l’anno della Ford Fiesta MkIII. Il modello di nuova generazione può contare su una serie di tecnologie all’avanguardia per l’epoca come l’ABS, che viene montato per la prima volta su un’auto di questo segmento.

Dotata di motori lean-burn a combustione magra da 1.0 e 1.1 litri la nuova Fiesta non è solo più lunga e più larga ma presenta anche un interasse maggiore. Per la prima volta inoltre il modello compatto targato Ford viene offerto nella variante di carrozzeria a cinque porte.

Nel frattempo arriva il motore da 1.4 litri che nell’89 rispondeva già agli standard europei in termini di emissioni previsti per il 1996, mentre alla fine dell’anno arriva l’attesa versione sportiva XR2i spinta da un 1.6 a doppia camma ed equipaggiata con un cambio a cinque marce.

Nel 1990 Ford decide di sorprendere tutti gli amanti delle versioni sportive presentando la Fiesta RS Turbo sviluppata su base XR2i ma dotata di un turbina Garrett capace di ridurre di 1,6 secondi il tempo necessario per scattare da 0 a 100 km/h.

Nel 1991 nasce il veicolo commerciale Fiesta Courier, mentre nel 1992 viene introdotta la mitica Fiesta RS 1800 equipaggiata con un motore Zetec a 16 valvole che oltre ad una serie di dettagli estetici inconfondibili, come i cerchi in lega a cinque razze o i paraurti modificati con gruppi ottici integrati, si distingueva per un assetto da vera vettura sportiva. È il 1993 infine quando Ford decide che l’airbag diventa di serie su tutta la gamma.

1996: la MkIV si distingue per un linguaggio stilistico completamente nuovo

Per vedere la Ford Fiesta MkIV di nuova generazione bisogna invece aspettare il 1996, quando viene presentato il nuovo modello che si distingue per un design dalle forme più morbide e aerodinamiche. Immediatamente riconoscibile dalla calandra anteriore di forma ovale la Fiesta dispone ora del doppio airbag di serie e di una gamma motorizzazioni completa che include tre unità a benzina (1.2, 1.4, 1.6) e un diesel (1.8).

Nel 1997 il brand americano presenta la Ford Puma, una coupé compatta basata sulla stessa architettura della Fiesta, mentre nel 1999 il modello subisce un restyling che introduce una serie di novità a livello estetico.

2001: la MkV debutta a Francoforte

Al Salone di Francoforte del 2001 viene svelata la Ford Fiesta MkV. La versione a cinque porte viene offerta con nuovi motori, tra cui il Duratec 1.3 e il 1.6 16 valvole a benzina, mentre per la variante di carrozzeria a tre porte sono previsti il Duratec 1.4 a benzina e il nuovo Duratorq TDCi turbo diesel common rail.

Nello stesso anno viene offerta la versione equipaggiata con il cambio automatico Durashift EST, mentre per vedere la versione sportiva occorre aspettare fino al 2005, quando viene presentata la Fiesta ST.

Sviluppata dal gruppo Ford Team RS, la versione ST diventa la Fiesta più potente di sempre grazie a 150 CV, mentre nel frattempo debutta anche l’allestimento S che si caratterizza per un kit estetico più aggressivo ma per una minore potenza rispetto al modello top di gamma ST.

Nel 2006 debuttano i comandi vocali e il Bluetooth e nel 2007 un’edizione limitata denominata Fiesta Zetec S 30th Anniversary e caratterizzata da ua carrozzeria verniciata di giallo con tetto a scacchi celebra il 30° anniversario della Fiesta.

2008: a Ginevra arriva la Fiesta MkVI

Il Salone di Ginevra del 2008 fornisce la cornice ideale per mostra la nuova Ford Fiesta MkVI, un modello che viene prodotto non più solo negli storici stabilimenti di Colonia e Valencia ma anche a Nanchino, in Cina. Abbinata ai nuovi motori 1.6 Duratec Ti-VCT a benzina e 1.6 Duratorq a gasolio la nuova Fiesta si propone fin da subito come un’auto capace di contenere sensibilmente consumi ed emissioni inquinanti.

Nel 2009 la Fiesta debutta sul mercato nordamericano e al Salone di Ginevra del 2010 viene mostrata per la prima volta la Ford Fiesta WRC che prenderà parte al Mondiale Rally. 

2012: Fiesta ST e restyling

Il 2012 è l’anno della nuova Fiesta ST con motore turbo EcoBoost (la versione da poco svelata al Salone di Los Angeles ha 200 CV!) e della versione restyling che oltre ad un inedito design per il frontale introduce nuove motorizzazioni ancora meno assetate di carburante e una serie di tecnologie all’avanguardia per il confrot di bordo come il sistema multimediale Sync con Emergency Assistant.

I consumi in 36 anni: da 7,5 a 4,3 l/100 km. Ma la potenza è quasi triplicata

L’aspetto più interessante che permette di comprendere la portata dell’evoluzione tecnologica che si nasconde dietro all’evoluzione di un modello di successo come la Fiesta è sicuramente quello legato ai consumi di carburante.

Analizzando i dati dei modelli generazione dopo generazione si scoprono infatti i progressi tecnici che hanno consentito di aumentare sempre di più le prestazioni dei motori riuscendo contemporaneamente a contenere sempre di più i consumi, e quindi le emissioni.

I consumi sono scesi ma le auto sono più sicure e confortevoli

Un risultato ancora più apprezzabile se si tiene presente che negli anni il peso delle auto è generalmente aumentato dal momento che tutti i modelli hanno guadagnato una serie di dispositivi che hanno radicalmente cambiato la vita a bordo dell'auto, aumentando il livello di confort e migliorando la sicurezza e il piacere di guida.

Prendendo in considerazione la storia della Fiesta è possibile notare come il modello di prima generazione lanciato nel 1976 era capace di sviluppare 45 CV e necessitava mediamente di 7,5 l/100 km, mentre i consumi della Fiesta MkII del 1983 scendevano già a 7,1 l/100 km pur mantenendo la medesima potenza.

Nell’89 la MkIII portava la potenza a 50 CV ma i consumi scendevano ancora fino a 6,0 l/100 km, ma il vero traguardo si raggiunge con la Fiesta MkVI del 2008 che pur offrendo una potenza di 60 CV riesce a contenere i consumi fino a 5,4 l/100 km.

I migliori risultati con l'attuale Fiesta restyling

Il modello restyling che arriverà in concessionaria a partire dal prossimo mese di gennaio riesce a fare ancora meglio grazie all’innovativo motore turbo benzina a tre cilindri  EcoBoost che con una potenza massima di 125 CV promette consumi medi dichiarati pari a 4,3 l/100 km.

Lasciando da parte le versioni a benzina, rimane degno di nota infine il modello 1.6 TDCi turbo diesel ECOnetic che con 95 CV di potenza ed una serie di accorgimenti tecnici oggi promette un consumo medio di gasolio pari a 3,3 l/100 km.