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Explorer: un nome che in Ford esiste dagli anni '90 e negli USA ha messo un volante fra le mani ad almeno tre generazioni di automobilisti guadagnandosi una fama di robustezza e praticità nelle dozzine di versioni che si sono succedute e ancora viene prodotto col motore termico, ma per l'Europa la storia è diversa: sarà solo elettrica e ha una parte del progetto condivisa con Volkswagen sulla piattaforma MEB. Lo stabilimento di Colonia, un po' ridimensionato, sarà la Casa della nuova generazione di Explorer che apre la strada a molti altri nuovi modelli a batterie in arrivo, con un investimento di 12 miliardi di euro solo in Europa.
La Ford Explorer made in Europe è una full electric che deve ancora rivelare alcune sue peculiarità tecniche come la capacità della batteria e la potenza a disposizione, ma quel che è nota è la sua doppia versione (Explorer ed Explorer Premium a trazione posteriore e integrale) basate su un design di matrice molto avventurosa e una lunghezza di 4,47 metri e altezza di 1,63 metri. L'engineering del powertrain è invece molto "tedesco" ed è il risultato di un investimento di oltre 2 miliardi di dollari solo nel sito di Colonia, avrà la ricarica rapida in corrente continua in 25 minuti (10-80%) e un interno particolare, dominato da un schermo verticale da 15 pollici e molti spazi per riporre gli oggetti, compreso un pozzetto nel tunnel centrale che può ospitare persino un computer portatile o quattro bottiglie d'acqua. Dietro il touchscreen, che è regolabile su un arco di 30°, c'è un altro ripostiglio "segreto" (My private locker). Il sistema di infotainment è basato su Sync Move con navigazione gratuita e informazioni sul traffico, ha una home page personalizzabile e grandi slider nella zona inferiore sensibili al tatto per alcune regolazioni come il clima, sulla cui praticità ho una riserva personale, ma si vedrà con l'esperienza. Un altro slider per il comando del volume e due ricettacoli per gli smartphone sono immediatamente al di sotto, provvisti di ricarica e volutamente inclinati in avanti così da non essere visibili. Android Auto e Apple CarPlay sono oramai lo standard per la connettività. Lo schermo per la guida è molto più minimalista con le info essenziali e diagonale da 5,3 pollici. Per una resa acustica superiore c'è una vera e propria soundbar sopra la plancia completata da un sistema a 7 diffusori.
Non puoi certo sbagliarti di nome con la Explorer: ce l'ha scritto bello chiaro e per esteso davanti e dietro, con un frontale tutto a livello e a sviluppo orizzontale, un ovale blu di grande impatto e quasi nessuna apertura, se non nella zona inferiore. A chiudere la parte bassa, sia davanti sia dietro, due larghe fasce che si protendono sotto l'auto per suggerire la presenza di una skidplate e che vengono in aiuto dei flussi aerodinamici frontali. Gruppi ottici anteriori e posteriori assolutamente a led e originali e una fiancata che sale verso il terzo montante adornato da una grafica che chiude la piccola luce del mini finestrino. Non mi piace molto ma serve a "spezzare" visivamente il lungo padiglione. Linea molto moderna anche per gli arredi come i sedili con appoggiatesta integrali e regolazioni del sedile di guida a 12 vie.
La Ford Explorer ha una sensoristica esterna basata su campi ultrasonici (12) per parcheggi e ostacoli a breve distanza, più tre radar e cinque telecamere che monitorano i 360 gradi (Ford Co-Pilot 360°). Per mezzo di questi sensori la suv è capace di fare i cambi di corsia in modo del tutto automatico con il semplice movimento della levetta di cambio direzione, ma non prima di aver rilevato possibili ostacoli anche negli angoli bui. Stessa cosa succede se, una volta fermi, si prova ad aprire una porta al sopraggiungere di un ciclista o di un'altra auto; segnali visivi e sonori mettono in allarme. La telecamera di retromarcia può persino frenare la vettura se ci si avvicina troppo ad un ostacolo.
Il riscaldamento e soprattutto l'energivoro raffrescamento dell'abitacolo sono demandati ad una pompa di calore, che consuma un terzo dell'energia rispetto ad un sistema col compressore e fa durare più a lungo la batteria, che è posta interamente sotto il pianale della Explorer, adeguatamente protetta. La piattaforma MEB è idonea anche per creare ampi spazi di carico, vista l'assenza di qualsiasi sporgenza: il bagagliaio ha 450 litri di volume per di carico e coi sedili ripiegati arriva a 1.400 litri. E questo nuovo modello è solo l'inizio di una generazione di veicoli a batterie che entro il 2024 verrà lanciata in Europa inclusi i commerciali Transit e Tourneo e la Puma 100% elettrica. La Explorer è in arrivo entro dicembre del 2023.
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