Ford Driving Skills For Life: la guida sicura spiegata ai giovani

Ford Driving Skills For Life: la guida sicura spiegata ai giovani
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Abbiamo partecipato all'evento Ford Driving Skills For Life per capire come la Casa dell'Ovale Blu lavora per formare gratuitamente i giovani con un corso di guida sicura
6 giugno 2014

Vairano – Educare alla sicurezza stradale spingendosi oltre quanto semplicemente appreso a scuola guida. Questo l'obiettivo di Ford con il programma Driving Skills For Life, un vero e proprio corso di guida responsabile, completamente gratuito, che si rivolge ai giovani di età compresa tra 18 e 25 anni.

L'obiettivo del corso

Il motivo di questo corso? Dare ai giovani gli strumenti necessari per imparare ad affrontare quelle situazioni di emergenza che ci si può trovare ad affrontare alla guida e renderli consapevoli della pericolosità di alcuni comportamenti sbagliati tramite una esperienza di guida in pista.

Imparare a guidare in maniera sicura e responsabile divertendosi: questo lo scopo del corso di guida  proposto dalla Casa dell'Ovale Blu alle nuove leve. Ma come fare per raggiungere questo target? Tramite una serie di esperienze pratiche in circuito, che mettono i protagonisti alla prova sia al volante che con degli esperimenti pratici molto singolari.

Le origini del progetto

Nato negli Stati Uniti dieci anni fa per far fronte a quella che è la prima causa di mortalità giovanile, ovvero proprio l'incidente stradale, il programma Driving Skills For Life è poi sbarcato in Europa per la prima volta nel 2013 grazie ad un investimento di 1,5 milioni di euro da parte del costruttore americano, un investimento che quest'anno è salito a quota 2,3 milioni di euro, estendendo inoltre il programma da Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna anche a a Belgio e Romania.

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600 giovani hanno partecipato all'edizione 2014 del programma Ford Driving Skills For Life, fornendo così loro gli strumenti per guidare in sicurezza

Una grande affluenza

Le prime sessioni di training per l'anno in corso hanno avuto luogo a Roma, in collaborazione con l’Università La Sapienza e l’Università LUMSA, presso l’Autodromo di Vallelunga dal 26 al 28 maggio, e sono poi proseguite nelle giornate di mercoledì 4 e giovedì 5 giugno sul tracciato di Vairano (PV) con la collaborazione dell'Università di Pavia, coinvolgendo così un totale di 600 ragazzi.

Affiancati da istruttori e personale dedicato, i giovani che hanno preso parte al programma hanno così affrontato sei sessioni di training volte ad analizzare diversi pericoli in cui si può incorrere nella guida su strada, dalla guida in stato d'ebbrezza alla perdita del controllo della vettura.

Le prove

La prima viene riprodotta con l'ausilio di occhiali deformanti e pesi apposti su braccia e caviglie. Due le prove a cui vengono sottoposti i giovani nel corso di questa esperienza: camminare lungo una linea tracciata a terra e colpire un pallone con un calcio allo scopo di far loro comprendere con assoluto realismo quanto il tasso alcolemico elevato influenzi le capacità cognitive.

Le restanti quattro prove si svolgono in pista: una richiede di effettuare una frenata improvvisa indirizzando la vettura verso una di tre corsie che viene indicata all'ultimo momento tramite un segnale luminoso, un'altra permette invece, tramite il montaggio di pneumatici slick al posteriore, di prendere pratica con la perdita di aderenza e quindi con il controsterzo. Le rimanenti due prevedono invece il passaggio a bassa velocità all'interno di un circuito tortuoso tracciato da dei birilli mentre si cerca di scrivere un SMS e la guida di una vettura dotata di sistema di frenata automatica.

Fornire gli strumenti per reagire agli imprevisti

Un'esperienza molto formativa quindi, che punta a responsabilizzare i giovani al volante e a fornir loro gli strumenti per affrontare gli imprevisti che a volte su strada ci si trova nostro malgrado a dover affrontare e che si è in grado di superare solamente se correttamente formati.

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