La Casa dell'Ovale blu critica la decisione di far slittare l'accordo sull'abbattimento delle emissioni delle automobili. I 95 g/km previsti come media per il 2020, infatti, sarebbero un limite troppo basso per molti costruttori
1 luglio 2013
La decisione dell'Unione Europea di rinviare l'accordo sull'abbattimento delle emissioni di CO2 da parte delle automobili prodotte dopo il 2020 - che fissa il limite a 95 g/km - è stato duramente criticato da Ford.
"Come azienda impegnata a ridurre significativamente le emissioni di CO2 attraverso tecnologie avanzate, siamo molto delusi", ha dichiarato Ford commentando il posticipo.
Stando a quanto dichiarato dalla stampa tedesca sarebbe stata la cancelliera Angela Merkel ad intervenire con una telefonata al premier irlandese Enda Kenny per chiedere al Consiglio Ue, di cui l'Irlanda è ora presidente, di posticipare l'accordo raggiunto in precedenza con il Parlamento europeo.
Proprio le case automobilistiche tedesche, attraverso la federazione dell'industria dell'auto Vda, si sono dette soddisfatte per il blocco dell'accordo in quanto il passaggio dai 130 g/km fissati per il 2015 ai 95 g/km del 2020 rappresenterebbe un ostacolo importante per i costruttori di auto di lusso, le cui gamme si compongono spesso di modelli di grossa cilindrata incompatibili con le esigenze di taglio delle emissioni inizialmente ipotizzate dall'Unione Europea.
Fonte: Ansa