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Ford ha recentemente depositato un brevetto per un sistema che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui vengono rilevati i trasgressori del codice stradale. Il sistema, infatti, permetterebbe ai veicoli di individuare automaticamente infrazioni del traffico e di trasmettere i dati rilevanti in tempo reale alle autorità. Questo concetto ha suscitato un dibattito su temi come la privacy e il rischio di uno Stato di sorveglianza.
Secondo il brevetto depositato da Ford presso l'Ufficio Brevetti degli Stati Uniti, il sistema utilizza le telecamere e i sensori già presenti nei veicoli moderni per registrare violazioni come eccessi di velocità o passaggi col semaforo rosso. Le telecamere ad alta risoluzione, insieme al GPS e ad altri sensori, garantirebbero una sorveglianza accurata del traffico circostante. Nel momento in cui il veicolo registra un'infrazione, il materiale – completo di coordinate GPS e numero di targa – verrebbe inviato automaticamente all'autorità competente. Questo approccio porterebbe la sorveglianza stradale a un livello mai visto prima, ma solleva anche preoccupazioni significative sulla privacy.
In Italia, l’implementazione di un sistema del genere su veicoli privati potrebbe essere complicata dal punto di vista legale. Secondo le normative sulla privacy, le riprese non autorizzate in luoghi pubblici sono consentite solo in circostanze specifiche. Anche l’uso delle dashcam, ad esempio, è limitato: queste non possono registrare in modo continuo e i filmati sono spesso inutilizzabili per sanzioni amministrative minori. È probabile, quindi, che un sistema simile potrebbe essere impiegato solo in veicoli delle forze dell'ordine.