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Nella notte tra il 25 ed il 26 aprile degli uomini ancora non identificati avrebbero aperto il fuoco, in località “Borgo La Rocca”, dal loro fuoristrada bersagliando un’auto con a bordo due cittadini extracomunitari intenti a tornare presso il Ghetto di Rignano.
Il primo colpo del fucile caricato a pallini ha infranto il vetro posteriore, i due a bordo, un maliano di 30 anni ed un ivoriano, hanno lasciato la vettura e sono fuggiti a piedi per i campi. Il cittadino maliano è ora ricoverato in codice rosso per un grave trauma al volto, ma non è in pericolo di vita.
Dura la reazione del sindacalista Aboubakar Soumahoro della Lega Braccianti che, con un post sui social, ha comunicato l'intenzione di convocare un'assemblea e dichiarato: “questi attentati alla vita di uomini e donne non piegheranno e non fermeranno la nostra lotta per i diritti e per la dignità socio lavorativa di tutte e di tutti"
Non un episodio isolato quello accaduto a Foggia, già nel 2019 infatti dei cittadini stranieri erano stati bersagliati da un lancio di pietre; la vicenda si era conclusa con l’arresto di due foggiani accusati di propaganda ed istigazione a delinquere.