FlixBus: ripartono anche le rotte internazionali

FlixBus: ripartono anche le rotte internazionali
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Le linee oltre frontiera sono di nuovo operative da giovedì 18 giugno: prima destinazione Parigi, con stop intermedi a Chambéry e a Lione, e presto collegamenti con Germania, Austria, Polonia e Repubblica Ceca
17 giugno 2020

Autobus verdi ai nastri di partenza, destinazione Europa: dopo la ripresa dei collegamenti nazionali, la flotta di FlixBus riattiva i primi collegamenti oltre confine grazie alla riapertura dei passaggi tra i vari Stati, con la prospettiva di arrivare presto ad una copertura completa delle località raggiungibili.

In parallelo, in Italia FlixBus espande il raggio d’azione, collegando ora 130 località (ma erano ben 500 prima della pandemia) rispetto alle iniziali 70 delle prime due settimana di ritorno alle corse: alle fermate riattivate il 3 giugno si aggiungono ora, fra le città capoluogo di provincia, Imperia, La Spezia, Alessandria, Vicenza, Trieste, Modena, Ferrara, Ravenna, Lucca, Ancona, Teramo, L’Aquila, Potenza, Matera, Taranto, Vibo Valentia e Ragusa e tornano attive anche i collegamenti con gli aeroporti di Malpensa e Lamezia Terme, senza dimenticare le rotte verso mete balneari in Liguria, Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia.

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FlixBus mira al duplice obiettivo di offrire un’alternativa di mobilità per tutte le tasche sulle principali direttrici e garantire un servizio efficiente a chi risiede in aree penalizzate da una ridotta presenza ferroviaria: ma le prospettive sono incerte: nonostante il ruolo sociale svolto da FlixBus e dalle altre imprese della lunga percorrenza, ad oggi il settore è escluso dalla strategia di rilancio per i trasporti delineata dal Governo nell’ambito del DL Rilancio.

«In questi giorni - afferma Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia - stiamo ricevendo diverse richieste da parte di moltissimi comuni, oltre che da parte dei cittadini, per riprendere, aumentare o attivare ex novo collegamenti e tratte, soprattutto da quelle regioni dove gli altri mezzi di trasporto non arrivano. Vorremmo rispondere positivamente a tutti, ma senza una reale possibilità di pianificazione la ripresa dei servizi sarà lenta e incerta. Servono risorse adeguate per far ripartire centinaia di aziende e non lasciarle morire. Se non si interviene è a rischio l’effettivo diritto alla mobilità delle persone e vengono messe in discussione le normali regole in materia di concorrenza, italiane ed europee, che garantiscono parità di trattamento a tutti gli operatori. Per questo, ancora una volta, chiediamo al Governo, e in particolare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Ministra Paola De Micheli, di rendere possibili interventi a supporto anche del settore delle linee di autobus di lunga percorrenza. In questa estate che tutti auspichiamo all’insegna della riscoperta della natura, del patrimonio, della ricchezza delle migliaia di piccoli comuni italiani, mettere a repentaglio la sopravvivenza delle aziende del trasporto di bus di linea sulla lunga percorrenza, proprio quelle in grado di garantire migliaia di collegamenti ogni giorno tra centinaia di realtà del Bel Paese, sarebbe un vero azzardo per la ripresa economica».
 

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