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Ottava edizione per il Fleet Motor Day, evento annuale per i gestori delle flotte aziendali presso l’autodromo di Vallelunga, organizzato dalla rivista Fleet Magazine in collaborazione con l’Osservatorio Top Thousand ed il patrocinio di Aniasa ed Unrae, con numeri da record: oltre 400 fleet e mobility manager, 900 partecipanti, 38 brand automobilistici e 25 aziende di servizi, e ben 185 le vetture utilizzate per i test drive in pista e le esercitazioni nell'impianto di guida sicura contiguo all'autodromo romano.
Un'edizione fortemente improntata dall'attenzione alla transizione ecologica della mobilità, che la coincidenza con le decisioni prese in ambito comunitario ha reso ancora più evidente: nei workshop che hanno preceduto la giornata di test drive, sono stati analizzati gli impatti sulla filiera, gli sviluppi sull’elettrificazione del parco nazionale e i ritardi sul fronte delle infrastrutture di ricarica.
Durante l'evento sono stati illustrati i dati della survey “Mobility Transformation – Come le aziende ricaricano le vetture elettriche e plug-in”, promossa dall’Osservatorio sulla mobilità aziendale svolto da Top Thousand e da Fleet Magazine, focalizzata sulle modalità con cui le società permettono ai dipendenti che scelgono elettrico ed ibrido plug-in di ricaricare le vetture, condotta su un campione di 103 aziende di ogni dimensione.
Per dare un’idea della crescita che l’e-mobility nell’ultimo anno, solo 19 delle aziende intervistate non hanno in parco veicoli elettrici e ibridi plug-in; le restanti 84 si sono organizzate in maniera strutturata per la gestione della ricarica, nel 70% dei casi con le colonnine installate in azienda, e, a seguire, con la ricarica domestica dei singoli driver (39%) e tramite un accordo con una multiutility del settore energetico.
L’installazione dei punti di ricarica nelle sedi aziendali prosegue senza sosta: se lo scorso anno gli attacchi installati dalle aziende del campione erano 3.775, la nuova rilevazione ha registrato 4.159 punti di ricarica interni, numero che riferito ai punti di ricarica pubblici in Italia (oltre 26.000), rende chiaro come le aziende, specie di grandi dimensioni, siano decisive per lo sviluppo delle infrastrutture nel nostro Paese.