Il Ministro dello Sviluppo Economico, intervenuto nel convegno Ania, ha parlato di come l'utilizzo della scatola nera possa avere riscontri importanti contro le frodi nel campo della RC Auto. Un elemento da considerare senza sottovalutare i problemi di privacy
2 luglio 2013
«La scatola nera può essere uno strumento importante per combattere le frodi nelle RC Auto.» Queste le parole del Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, pronunciate nel corso del suo intervento all'assemblea dell'Ania.
«Una delle proposte sulle quali potremmo lavorare - aggiunge l'ex Sindaco di Padova - è quella di rendere obbligatoria per i costruttori l'installazione.»
A chi ha sollevato problemi di privacy dovute all'obbligatorietà di tale sistema il Ministro ha poi risposto: «Si dovrà comunque studiare bene il sistema affinchè non vengano intaccati i profili di privacy.»
Proprio la Privacy, in effetti, sembra essere uno dei motivi che più frena la diffusione di tale sistema che da un lato potrebbe assicurare risparmi assicurativi importanti con le polizze "pay as you drive" e dall'altro avrebbe il compito di migliorare la sicurezza stradale con funzioni di e-call automatico in caso di incidente.
Domenico Petrone, Presidente e CEO di Viasat, uno dei maggiori player del settore ha dichiarato: «La telematica satellitare oltre all'originaria funzione di antifurto permette già oggi di contenere i costi per le compagnie assicurative grazie alla riduzione delle frodi sui sinistri, ma anche grazie al miglioramento dei processi di gestione ed alla possibilità di creare nuovi prodotti personalizzati e più convenienti per i clienti.»
Petrone ha poi aggiunto: « È il caso delle polizze pay per use (premio in base ai chilometri percorsi) o delle più evolute polizze pay as you drive con il premio costruito in base al profilo specifico del cliente e determinato non solo dai chilometri percorsi, ma anche dalle tipologie di strade percorse (urbane, extraurbane, autostrade), dagli orari di percorrenza (notte, giorno, feriali o festivi), dalle ore consecutive di guida, dalla pericolosità delle strade, dallo stile di guida (più o meno rischioso) ed altri parametri ulteriori, come l’impatto del traffico sull'inquinamento ambientale.»