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Nel 2010, in America, una Ferrari 288 GTO degli anni '80 preparata dall'azienda "P4" ha toccato i 443km/h di velocità massima in una prova specifica organizzata sul lago salato di Bonneville, nello Utah. La 288GTO fu prodotta in 272 esemplari tra il 1984 e il 1985, la carrozzeria è stata disegnata dall'ing. Nicola Materazzi e la denominazione "288" indicava la cilindrata di 2,8L e il numero di cilindri, 8. Pesava 1160Kg e grazie alla sovralimentazione riusciva ad erogare di base 400CV di potenza massima generati da poco meno di 500Nm di coppia, per poi sfiorare i 305Km/h.
Questa speciale versione preparata, tuttavia, conserva ben poco di originale, a partire dal motore, quello speciale cuore italiano che è stato sostituito con un mastodontico V8 biturbo da 9L di derivazione Chevrolet. Non solo una riserva di potenza immensa, ma anche modifiche strutturali per reggere i nuovi carichi dinamici. La vettura è stata allestita con rinforzi al telaio, ovviamente nuovo assetto e sospensioni e numerose appendici aerodinamiche, per garantire la deportanza e la stabilizzazione necessaria per massimizzare il grip su una superfice sì liscia ma estrememnte difficile come il sale misto a terra. Come di consueto su queste prove, proprio per il basso coefficiente di attrito del suolo, è stato installato anche un paracadute da dragster nel retrotreno. Dopo 4 mesi di prove finalmente l'auto riuscì a toccare una velocità in grado di soddisfare il proprietario Steve Trafton (finanziatore dell'operazione) e Bob Norwood della P4, pari a 443km/h.