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Fisker ha dichiarato bancarotta: secondo quanto riporta Yahoo Finance, la casa automobilistica americana produttrice di auto elettriche è finita sull'orlo del baratro nel tentativo di incrementare la produzione del proprio SUV Ocean e sta cercando di ristrutturare il proprio debito. Fondata dal designer danese Henrik Fisker, l'azienda aveva cercato di convincere un grande costruttore a investire nel progetto, ma l'accordo è naufragato. Secondo quanto riporta Reuters, la trattativa saltata era stata impostata con Nissan.
Questo inciampo ha di fatto innescato una reazione a catena, visto che, stando a quanto riportato da Reuters, il mancato accordo ha comportato pure la perdita di un investimento da 350 milioni di dollari vincolato al coinvolgimento di un grande costruttore nel progetto. "Come altre aziende nell'industra automotive elettrica, abbiamo dovuto affrontare del vento contrario sui mercati e a livello macroeconomico che ha condizionato la nostra capacità di operare in modo efficiente", ha spiegato Fisker in una nota diffusa alla stampa.
Nel documento relativo alla dichiarazione di fallimento depositata in Delaware, Fisker dichiara asset per un valore compreso tra i 500 milioni e il miliardo di dollari e passività tra i 100 e i 500 milioni. Tra i creditori di Fisker figurano Adobe, Google e SAP. Fisker aveva già dato vita a una casa automobilistica, Fisker Automotive, negli anni Duemila. L'azienda, fortemente colpita dalla crisi economica del 2008, aveva dichiarato bancarotta nel 2013. Il SUV Ocean è attualmente sotto inchiesta per problemi ai freni, malfunzionamento del cambio di modalità di guida e del sistema di apertura delle porte. L'associazione dei consumatori statunitense Consumer Reports l'ha definita "un prodotto non finito".