Filosofia della Tecnica: tutti pensano all'ecologia. E all'educazione?

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Una pubblicità di una nota Casa automobilistica, molto attenta all'ecologica, ha suscitato più di qualche perplessità, oltre ad un coro di critiche
13 novembre 2014

I “paraocchi”, che sono usati per i cavalli perché guardino solo frontalmente e quindi non si distraggano, sono l’emblema di chi ha un’idea fissa e la persegue ad ogni costo disinteressandosi del resto. Allora parliamo di ecologia e di come se ne occupano le Case automobilistiche. Inizialmente l’hanno certamente subita perché i provvedimenti contro le emissioni nocive hanno comportato costi molto elevati per adeguarsi ai livelli prescritti, che di anno in anno sono stati sempre più ridotti.

Le auto di oggi sono molto meno inquinanti

Poi, facendo di necessità virtù, alcune Case che hanno riscontrato un interesse del pubblico per l’ambiente nel suo complesso hanno “cavalcato” l’idea di un mondo più sano e ne hanno fatto un argomento di promozione dei propri prodotti. Fatto sta che se oggi capita di accostarsi ad una vettura “storica” che abbia il motore acceso, come in certi raduni di auto d’epoca, si avverte un odore insopportabile e viene anche da tossire. Oppure, se si è in coda dietro un vecchio Diesel o anche solo ad uno “sregolato”, si prova una sensazione di disgusto.

 

Quindi il progresso ambientale è risultato evidente e benefico. Uno dei vantaggi conseguenti all’idea di inquinare di meno con le automobili è stato lo sviluppo di motori particolarmente sobri che hanno ottenuto consumi veramente ridotti. Un’auto media moderna consuma nettamente meno di quella equivalente di venti o più anni fa sebbene il peso sia aumentato di molto, per ragioni di sicurezza, di confort ed anche di ecologia.

toyota prius plug in
Le auto ibride sono state finora la risposta più credibile per l'abbattimento dei consumi

 

Sul piano delle energie alternative è evidente il successo delle vetture, se non completamente elettriche, almeno “ibride”, con contributo elettrico (grazie al recupero di energia in frenata) sempre più determinante e conseguente riduzione dell’impiego del motore endotermico a benzina o a gasolio.

 

I carburanti alternativi, principalmente gas liquefatto (GPL) e metano, hanno conquistato la loro nicchia di estimatori anche per la loro quasi innocua combustione che garantisce la salvaguardia dell’ambiente. Non possono passare sottintesi i prototipi di vetture marcianti ad idrogeno, conservato a bordo in forma gassosa (ad alta pressione) o più opportunamente in forma liquida (a bassissima temperatura). La BMW ne ha realizzate alcune che hanno dato dimostrazione di poter viaggiare praticamente senza inquinare.

BMW fa l'elettrica e poi scvila su una buccia di banana

La Casa tedesca si è proposta all’avanguardia della protezione dell’ambiente ed ha proseguito su questa linea fino a mettere in campo una vettura completamente elettrica, la “i3”. Allora a questo punto non si può fare a meno di pensare che in BMW devono fare attenzione perché c’è qualcuno, o più di uno, che viaggia col “paraocchi” delle emissioni contenute ed innocue e non si interessa del significato più esteso di ecologia.

In BMW devono fare attenzione perché c’è qualcuno, o più di uno, che viaggia col “paraocchi” delle emissioni contenute ed innocue e non si interessa del significato più esteso di ecologia

 

Altrimenti non si potrebbe spiegare la pubblicità sconsiderata della Mini, del cui marchio la Casa bavarese è proprietaria. Per il nuovo modello “Mini Countryman”, impegnati a dar significato al motto “pronta a tutto”, i geni dell’”advertising” cosa ti combinano? Prendono cinque spensierati giovanotti, così tutti capiscono che la vettura ha una buona abitabilità. Ad uno di questi, quello che è al centro dei sedili posteriori, danno in mano un bicchierino di caffè che non si rovescia mai, così tutti capiscono che la Mini ha grande stabilità e confort. E infine, per vivacizzare la marcia su una strada assolutamente priva di traffico immersa in una campagna verde quasi sicuramente inglese, non trovano di meglio che “fiondarsi” con l’automobile in un prato e fare un bel girotondo di aratura per tornare a ruote sporche sulla stessa strada.

bmw i3 (17)
La BMW i3

 

Così tutti capiscono che la “Countryman” se la cava bene in fuoristrada e qualcuno però capisce che a chi ha ideato lo spot e a chi lo ha approvato (e pagato) non interessa un bel niente della natura in senso lato: un bel paraocchi per concentrarsi sulle emissioni e dei prati (e della buona educazione) ce ne si può infischiare.

 

“Scopri di più: l’off road che non ti aspetti”. Proprio così, non ce l’aspettavamo, né noi né probabilmente contadini ed allevatori inglesi. Il video è oggi più raro, forse in BMW qualcuno che conta ha “scoperto di più” ed ha provveduto.  

 

La nuova pubblicità della Mini Countryman

 

Carlo Sidoli

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