Filosofia della tecnica. Quando i dossi diventano trampolini

Filosofia della tecnica. Quando i dossi diventano trampolini
Pubblicità
I “dissuasori di velocità”, ovvero i “dossi artificiali”, sono un reale deterrente per rallentare gli automobilisti?
19 marzo 2015

La sequenza logica dovrebbe essere questa: definizione di un bene, legge per tutelarlo, dissuasione delle violazioni. Ad esempio la proprietà è un bene e i furti la minacciano, allora si fa una legge che li vieta e si autorizzano i dispositivi per evitarli (dissuasori). Quest’ultima parte è la più delicata e ne siamo tutti al corrente per alcune recenti notizie di cronaca.

 

Una serratura è ormai un dissuasore insufficiente, un cane da guardia o un antifurto che si mette a suonare sono più efficaci e certamente leciti, mentre sparare ad un ladro lo è meno o non lo è affatto, in quanto la reazione è sproporzionata all’eventuale danno.

 

Nell’ambito delle leggi che regolano la circolazione stradale ci troviamo in una situazione analoga perché è pur vero che le multe possono convincere molti che non è il caso di insistere a violare la legge, ma esse sono un dissuasore insufficiente.

 

Il caso più evidente è quello dell’eccesso di velocità: la multa arriva quando il “danno” (cioè la situazione di pericolo) è già avvenuto da tempo e tutt’al più serve a che un singolo trasgressore se lo ricordi la volta successiva. Per questo motivo, cioè per evitare le situazioni di pericolo, si devono mettere in atto le misure proporzionate che impediscano o scoraggino i comportamenti pericolosi. Consideriamo alcune circostanze che ci sono familiari. Ai passaggi a livello delle ferrovie non ci si limita al segnale acustico ed al semaforo rosso lampeggiante ma ci sono (quasi sempre) le sbarre ad evitare che qualcuno “forzi” l’attraversamento.

auto contromano
Un veicolo contromano in autostrada

 

Per impedire che i veicoli di grosse proporzioni si immettano in ambiti ristretti da cui non uscirebbero più senza l’intervento dei pompieri ci sono i cosiddetti “portali” che fanno da filtro a costo di danneggiare le carrozzerie di chi insistesse a passare e lo stesso vale per i passaggi sotto i ponti bassi. Nelle autostrade senza casello di entrata è auspicabile che un veicolo che stia per immettersi contromano (come accade talvolta) venga fermato con tutti i mezzi possibili ed immaginabili: ad esempio bucandogli i pneumatici o deviandolo fuori strada. Molti personaggi delegati a mettere in atto le misure per la sicurezza stradale hanno avuto, in anni recenti, delle “folgorazioni” che si sono concretizzate nella realizzazione di sistemi di circolazione fantasiosi e nella messa in opera di elementi di dissuasione che risultano esagerati rispetto alle esigenze e sbagliati nelle applicazioni.

 

Senza entrare nel merito del proliferare delle “rotonde”, certo utili ma spesso sistemate alla stregua di “arredi urbani”, vediamo di mettere sotto esame i cosiddetti “dissuasori di velocità” che consistono in “dossi artificiali” da affrontare a velocità ridotta per non subire sobbalzi esagerati, capaci di scassare la vettura e di procurare danni fisici agli occupanti dei veicoli. Spesso la collocazione di questi dossi e le loro dimensioni non rispettano il criterio di base che esige la proporzionalità tra il beneficio (riduzione della velocità) e il danno.

segnale dosso
Il cartello che indica la presenza di un dosso

 

La prima domanda da porsi è la seguente: cosa succede se qualcuno non li rispetta, fosse anche un malintenzionato? Se si spaccassero solo le sospensioni della vettura poco male, ma se l’auto decolla e va, incontrollabile, a investire mezzi e pedoni? Senza contare che le strade dovrebbero anche poter essere percorse da veicoli di soccorso (ambulanze) che hanno l’esigenza di muoversi rapidamente. I “dossi artificiali” vanno piazzati in luoghi opportuni (assurdamente, ce ne sono anche in curva!) e devono essere molto ben segnalati, anche con la segnaletica orizzontale e invece, purtroppo, la manutenzione è di sovente assai trascurata.

 

Infine i dossi devono essere realizzati con la geometria più appropriata: accade talora di essere abbagliati da un veicolo che ci viene incontro il quale, superando un dosso, alza il muso fino a trasformare i suoi anabbaglianti in luci di profondità. Sotto questo aspetto risultano meno pericolosi i dossi di gomma, gialli e neri, che stanno sparendo per via della loro deperibilità. Ma certi Comuni “geniali” vanno oltre: non riparano le buche; che a far rallentare ci pensano loro.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese
Pubblicità