Fiat: respinto il ricorso sui 19 operai Fiom di Pomigliano

Fiat: respinto il ricorso sui 19 operai Fiom di Pomigliano
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Fabbrica Italia Pomigliano non potrà licenziare i 19 iscritti alla Fiom assunti lo scorso 28 novembre. E' quanto sentenziato dalla Corte d'Appello di Roma
23 gennaio 2013

Fabbrica Italia Pomigliano può attuare le 19 procedure di mobilità, ma non potrà licenziare i 19 iscritti alla Fiom assunti lo scorso 28 novembre su disposizione della Corte d'Appello di Roma.

E' quanto scritto nella sentenza del giudice del Tribunale di Roma, Elena Boghetich, che ha rigettato il ricorso presentato dai metalmeccanici della Cgil contro le procedure di mobilità, per «difetto di legittimazione attiva degli intervenienti», in quanto «la valutazione del pregiudizio richiede che il momento perfezionativo dell'atto sia compiuto»

Il giudice ha rigettato il ricorso, ma ha anche sottolineato l'attuazione dell'ordinanza della Corte d'Appello che sancisce la presenza nella newco di 145 metalmeccanici della Cgil e che obbliga a mantenere la percentuale di iscritti alla Fiom in fabbrica, ma dalla quale, però, «non appare conseguire l'obbligo per l'impresa di mantenere un determinato numero di lavoratori nell'organico aziendale»

Per le tute le blu di Pomigliano, adesso è sicuro che ci sarà una fusione tra la newco e il Fiat Group Automobilies e dichiarano: «torneremo tutti insieme; il nostro contratto è stato allargato a tutto il Gruppo Fiat e la Fip non ha più senso»

Una soluzione non esclusa da Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim, il quale sostiene che si stanno costruendo «le condizioni sindacali per andare oltre il periodo di cassa integrazione superando il dualismo societario presente a Pomigliano (FIP e Fga)»

I 19 iscritti alla Fiom, intanto, continuano i corsi di formazione e secondo il segretario nazionale, Maurizio Landini, sarebbero trattati «come gli ebrei sotto il nazismo. Gli hanno messo un braccialetto con scritto 'operai in formazione'. Uno può anche ridere, ma a me è venuto in mente che quelle cose lì le facevano contro gli ebrei»

Dal Lingotto, invece, hanno spiegato che tutte le oltre 2.000 persone assunte in Fip hanno utilizzato la fascia per segnalare che si tratta di dipendenti che stanno completando la formazione. Dalla Uil, intanto, l'attacco alla Fiom di Luigi Angeletti il quale, ha sostenuto che la Fiom, «da molto tempo ha smesso di fare sindacato e si è tramutata in un collegio di avvocati»

Dalla Fiom, invece, sostengono che la sentenza è un regalo «fatto alla Fiat dagli altri sindacati». «Ora dovranno spiegare ai 2.000 lavoratori che ciò che è stato firmato due anni fa non vale più - ha affermato Landini - gli altri sindacati, Fim, Uilm, Fismic e Ugl, hanno firmato a Pomigliano un verbale che riconosce che ci sono più di 2.000 esuberi»

Affermazione che ha provocato l'indignazione del segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo, il quale ha definito «fantasiose le voci su duemila esuberi a Pomigliano. Le procedure di mobilità riguardano esclusivamente 19 postazioni di lavoro, procedure concluse peraltro senza alcuna intesa»

Fonte: Ansa

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