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La Fiat Multipla, nota per il suo design controverso, è stata trasformata in un vero e proprio mostro da pista grazie all'intraprendenza del QGDT (Quartier Général du Troll), un trio di comiche francesi appassionate di motori. Il progetto, soprannominato "MultiDrift", ha trasformato radicalmente l'aspetto e le prestazioni della vettura, proiettandola in una nuova dimensione di popolarità e apprezzamento.
Ispirate dal successo delle loro parodie sul film "2Fast 2Furious", i membri del QGDT hanno deciso di riscrivere il destino della Multipla, ambendo a farla "correre nei 10", un riferimento al tempo impiegato per completare il quarto di miglio, un'impresa non da poco per l'originale monovolume italiano.
Il processo di trasformazione è stato impegnativo e ha richiesto l'acquisto di tre Multipla. Il primo esemplare è stato usato per esperimenti audaci, il secondo per affinare la meccanica, mentre il terzo è diventato la base definitiva del progetto. La carrozzeria è stata completamente separata dal telaio e l'interno è stato svuotato. Il motore originale è stato sostituito con un potente V8 da 343 CV, prelevato da una BMW M3 E46, abbinato a una trasmissione manuale a sei rapporti.
Esternamente, la Multipla mantiene il 90% delle linee originali, ma con modifiche significative come alette allargate per accogliere ruote più grandi e un paraurti anteriore progettato per migliorare l'aerodinamica. Inoltre, è stata aggiunta una spettacolare ala posteriore in legno e due ventilatori sul bagagliaio, per un tocco di follia visiva che sottolinea ulteriormente il carattere unico della vettura.