Il Ministro del Lavoro replica all'affermazione "Bisogna vedere se l'Italia vuole fare auto" pronunciata ieri dal Presidente della Fiat John Elkann. Intanto Airaudo, Fiom, afferma di aspettarsi qualcosa in più dal Sindaco di Torino a riguardo delle garanzie sugli investimenti
25 agosto 2011
Non si è fatta attendere la risposta del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi alla frase "Bisogna vedere se l'Italia ha voglia di produrre automobili" pronunciata da John Elkann nel corso del proprio intervento al Meeting di Rimini.
"Fiat - afferma il Ministro - ha avuto dall' Italia tutte le certezze che chiedeva per avviare gli investimenti del suo programma. La norma inserita in manovra è un segno evidente di un clima inequivoco di favore per gli investimenti e l'occupazione. Ora le chiacchiere stanno a zero".
A riguardo di investimenti sull'azienda e di impegni politici si è espresso anche Giorgio Airaudo, responsabile Auto della Fiom, dopo l'intervento di Piero Fassino dal meeting Cl di Rimini.
"Dal sindaco di Torino - ha affermato il sindacalista - mi aspetterei qualcosa in più che un mero ruolo notarile. Mi aspetterei un impegno per avere garanzie formali sugli investimenti Fiat nel torinese. Ad oggi le uniche garanzie sono state imposte ai lavoratori dalla Fiat e dal governo. I lavoratori andrebbero liberati da responsabilità che non possono avere.
"Sia la città di Torino - sottolinea Airaudo - a fare un accordo sugli investimenti della Fiat a Torino. Il sindaco non si limiti a registrare i rapporti di forza"