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La Fiat ha annunciato ai sindacati che gli investimenti in Italia riprenderanno coinvolgendo tutti gli stabilimenti. A dichiararlo è stato lo stesso Amministratore Delegato del Gruppo, Sergio Marchionne nel corso dell'incontro con le organizzazioni dei lavoratori tenutosi nella giornata di ieri al Lingotto.
Marchionne ha ribadito che nessuno stabilimento italiano chiuderà. «Il vero problema - spiega - è che se chiudessi un impianto in Europa dovrei aprirne un altro da un'altra parte.»
L'obiettivo per le fabbriche italiane è utilizzare il 15% della capacità produttiva per l'export, ma gli investimenti sono condizionati al rispetto dei nuovi accordi di lavoro. «Dobbiamo uscire dalla crisi lottando», sottolinea l'A.D. di Fiat-Chrysler.
Il prossimo anno il Gruppo Fiat lancerà tre nuovi modelli prodotti in Italia, uno targato Alfa Romeo e due Maserati. Nel 2014 è prevista la produzione di altri 5 nuovi modelli, sempre destinati anche all'export.
Buono il riscontro a queste notizie dal mondo della politica. Cesare Damiano, Capogruppo PD nella commissione Lavoro di Montecitorio, commenta infatti che «L'annuncio che gli stabilimenti italiani resteranno in produzione, che si faranno investimenti nel nostro Paese e la previsione di realizzare 17 nuovi modelli tra il 2013 e il 2016 rappresenta una prima risposta ai molti interrogativi che abbiamo formulato in questi mesi all'azienda.»
«Il primo investimento partirà in questi giorni a Melfi», questo il commento del leader della UIL, Luigi Angeletti, al termine dell'incontro con l'A.D. di Fiat Sergio Marchionne, aggiungendo che si tratta di «una svolta storica: la Fiat si concentrerà sui modelli dei segmenti medio-alti e non più sulle utilitarie. Si fanno i modelli che portano i soldi.»
«Un incontro positivo. La ripresa degli investimenti, a partire dallo stabilimento di Melfi, passando per le fabbriche torinesi e finendo a Cassino, e la salvaguardia dei livelli occupazionali nelle fabbriche del Gruppo sono fatti salvi. E' ciò che più ci interessa, tutto ciò che volevamo sentirci dire.» Lo ha detto il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, al termine dell'incontro al Lingotto con l'A.D. di Fiat, Sergio Marchionne.
Fonte: Ansa