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Chrysler e Fiat non faranno ulteriori investimenti nel settore dei sistemi elettrificati di propulsione fino a quando i clienti decideranno volontariamente di fare questo 'salto' e saranno quindi disposti a pagare per questa tecnologia.
A dichiararlo è stato Bob Lee, Capo di Global Powertrain Fiat e Chrysler, intervenendo come relatore ai seminari del 2013 Car Management Briefing nell'ambito dell'Advanced Powertrain Forum di Trasverse City.
«Nel frattempo - ha ribadito Lee - Chrysler e Fiat arricchiranno la loro offerta nel mercato nordamericano con altri modelli dotati di motori diesel e di unità a turbo benzina 'downsized'».
«Molti consumatori - ha aggiunto Lee riferendosi alle auto elettrificate - vogliono ridurre le emissioni di CO2, ma non hanno ancora intenzione di cambiare il loro stile di vita o di pagarne il costo. Questo potrebbe non cambiare per altri dieci anni'».
I diesel e i piccoli potenti motori turbo a benzina sono la strada più veloce per consentire a Chrysler di migliorare la media dei consumi della propria flotta (ed ottemperare così alle richieste delle norme CAFE).
Chrysler e Fiat non hanno al momento un propulsore ibrido ed offrono nel mercato del Nord America un solo modello elettrificato, la 500e che è venduta solo in California ad un prezzo comparabile a quello della 500 con motore termico.
Chrysler ha appena lanciato una nuova versione V6 3.0 turbodiesel della Grand Cherokee, omologata con un consumo di 30 miglia per gallone (12,75 km/litro) in autostrada. Altri due modelli con questo motore verranno lanciati a breve negli USA: il furgone Ram ProMaster che andrà in vendita durante l'estate e il pick-up Ram 1500 che debutterà invece in autunno.
I motori diesel e quelli ibridi permettano un guadagno del 20-30% rispetto ai propulsori a benzina con un «punto a favore per i motori a gasolio - ha detto Lee - cioè di essere più performanti, cosa che offre un vantaggio rispetto agli ibridi».
Fonte: Ansa