Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Raffaele Bonanni, Segretario Nazionale della CISL ha manifestato, a margine del convegno organizzato dalla Filca-Cisl tenutosi a Reggio Calabria sul tema "Il bene comune - la legalità - il Progetto San Francesco: appuntamento per le nostre proposte socialmente responsabili", la volontà di realizzare un contratto nazionale dell'Auto, dichiarando: «Fiat ha fatto la scelta autonoma di non aderire più a Confindustria. E quindi chiederà a noi di fare un contratto nazionale dell'Auto. Che noi faremo. Un contratto che avrà regole nazionali, valide per tutti gli opifici della Fiat ed avrà regole aziendali, con accordi che si attagliano alle pur varie realtà del mondo Fiat.»
«Sarà - ha aggiunto - come il contratto che ha Poste Italiane: una grande azienda che ha un solo contratto valido solo per i postali, con un accordo nazionale cui seguono accordi aziendali. Così anche l'Enel che ha un contratto nazionale, essendo una grande azienda come la Fiat, e poi accordi provinciali. E così potrei continuare all'infinito. Quello che ci interessa sono le garanzie occupazionali che ci daranno.»
«Qual é il salario, e se le norme del nuovo contratto nazionale si discostano o no dal contratto nazionale di tutti i metalmeccanici. Questo è per noi il problema da quello che capisco da adesso, non ci sono - ha aggiunto Bonanni - sostanziali variazioni. Anzi con l'applicazione del contratto 'Mirafiori' e 'Pomigliano' c'é possibilità, attraverso la maggiore produttività, di guadagnare da quattro mila a quattromilacinquecento euro lordi in più all'anno. Non c'é nulla in più, se non appunto, le solite dispute ideologiche che di questi tempi, per la verità io credo che dobbiamo risparmiarci.»