Fiat: a Pomigliano arriva il contratto di solidarietà. Meno ore di lavoro, ma niente licenziamenti

Fiat: a Pomigliano arriva il contratto di solidarietà. Meno ore di lavoro, ma niente licenziamenti
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A Pomigliano i sindacati arrivano all'accordo per l'applicazione del contratto di solidarietà per 2.000 operai. Lavoreranno qualche ora in meno, ma non ci saranno licenziamenti
19 marzo 2014

Il rilancio degli stabilimenti Fiat in Italia, soprattutto dal punto di vista occupazionale, è un processo lungo e faticoso e che peraltro è appena iniziato dato che Melfi, Mirafiori e Cassino attendono ancora di ripartire a pieno regime.

Stop alla cassa integrazione, arriva il contratto di solidarietà

Intanto a Pomigliano (Napoli), lo stabilimento dove Marchionne ha deciso di riportare la produzione della nuova Panda (prima veniva prodotta in Polonia, ndr), sembra che si sia arrivati ad un importante punto di svolta dopo i frequenti periodi di cassa integrazioni a cui erano costretti i lavoratori.

 

I sindacati infatti sono arrivati all'accordo che ha portato al contratto di solidarietà, una soluzione che viene applicata per la prima volta in una fabbrica di Fiat Auto. L'accordo, firmato da Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Quadri, sostituirà la cassa integrazione e interesserà circa 2.000 tute blu per un anno. Saranno esclusi circa 2.200 operai dell'area A, che lavorano alla produzione diretta della Panda. La Fiat anticiperà il trattamento economico ed effettuerà corsi di formazione.

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Nello stabilimento di Pomigliano viene prodotta la nuova Fiat Panda

Sindacati soddisfati, critica la solo la Fiom

Positivi i commenti dei sindacati. «Con l'accordo - sottolinea Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim - nessuno rimane escluso dal lavoro, anche se con riduzioni di orario diverse. Con Fiat rimane aperta la necessità di aumentare i volumi nello stabilimento e rendere certa la piena occupazione, nell'accordo c'è quest'impegno, ma sarà necessario assegnare un'altra vettura al sito campano».

 

Parla di «svolta importante» il segretario nazionale della Fismic, Felice Mercogliano, mentre il segretario della Uilm Campania, Giovanni Sgambati, definisce l'accordo «il primo passo importante per completare l'intesa di Pomigliano».

 

Critico invece Michele De Palma, coordinatore Auto della Fiom, che ricorda la lunga battaglia della sua organizzazione (esclusa dalla trattativa) per i contratti di solidarietà a Pomigliano e accusa la Fiat di mantenere «un atteggiamento discriminatorio».

Intanto i lavoratori sperano in un'inversione di tendenza grazie alla continua crescita del mercato europeo dell'auto fatta registrare almeno negli ultime mesi

Il mercato europeo cresce, i lavoratori sperano

Intanto i lavoratori sperano in un'inversione di tendenza grazie alla continua crescita del mercato europeo dell'auto fatta registrare almeno negli ultime mesi: a febbraio, sesto mese consecutivo con un segno positivo, le immatricolazioni nei 28 Paesi Ue e nei tre Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei - sono state 861.058, l'8% in più dello stesso mese del 2013.

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I lavoratori degli stabilimenti Fiat sperano in una ripresa del mercato auto, sulla spinta dei risultati positivi degli ultimi mesi

 

Nei primi due mesi dell'anno 1.796.787 (+6,6%). Quello francese è l'unico mercato in calo, tutti gli altri Paesi contribuiscono alla crescita, con incrementi che vanno dal +3% della Gran Bretagna al +4,3% della Germania al +8,6% dell'Italia al +17,8% della Spagna.

Fiat torna a crescere in Europa

Fiat Chrysler Automobiles, che ha collocato sul mercato obbligazioni a 7 anni per 1 miliardo di euro, dopo aver registrato sull'emissione una domanda sopra i 4,5 miliardi, ha immatricolato a febbraio in Europa oltre 59.000 vetture, il 5,8% in più dello stesso mese 2013, mentre la quota è scesa dal 6,8% al 6,6%.

 

Nei primi due mesi 2014 oltre 119.000 vetture (+1,7% sui 2 mesi 2013) con la quota dal 6,7% al 6,4%. Panda e 500 sono state ancora una volta le due vetture più vendute del segmento A.

 

Per l'Unrae, l'associazione dei costruttori esteri in Italia, «l'Europa sta consolidando un'inversione di tendenza che potrebbe confermare a fine anno una moderata positività». Anche per il Centro Studi Promotor «l'inversione di tendenza delineatasi nel secondo semestre 2013 si consolida», mentre Federauto, associazione dei concessionari, invita a evitare i trionfalismi.

 

Fonte: Ansa

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