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Torino – All’interno del Centro Stile situato al numero 80 di via Plava (appena al fianco del ben noto sito di Mirafiori), il Gruppo Fiat ci svela tutti i segreti legati al design della 500L, variante “a ruote alte” della city car del Lingotto che ha recentemente debuttato in società in occasione dell’edizione 2012 del Salone di Ginevra.
Chiunque veda in questa vettura un semplice tentativo di “scimmiottare” la variante a ruote alte della Mini deve però abbandonare una serie di preconcetti. La 500L è infatti molto di più. E’ un’automobile che si propone di espandere i normali dettami del linguaggio stilistico e delle basi del design stesso. Già, perché al contrario di quanto plausibilmente ipotizzabile, questa vettura segue un percorso di nascita inverso rispetto a quello di altri prodotti. Le linee della 500L si originano infatti dall’interno verso l’esterno.
Il perché di questa curiosa filosofia progettuale è da ricercarsi nella volontà di massimizzare l’importanza dell’ambiente interno, mettendo gli occupanti della vettura al centro di un mondo in cui abitabilità e spaziosità si propongono di “farla da padrona”, ponendosi l’intento di traslare di livello la normale esperienza di viaggio.
La genesi: dall'interno all'esterno
Questo perché, come ci spiega Virgilio Fernandez, Chief Designer Interior, «l’interno della vettura, per il marchio Fiat, rappresenta il cuore della vettura stessa. E’ quella porzione dell’automobile con cui la gente si relaziona, ci si interfaccia. La 500 ci ha infatti permesso, tramite la sua clientela, di conoscere quelle persone che dentro la 500 hanno vissuto. Quei giovani che si sono conosciuti e che sono diventati coppie, coppie che all’interno della 500 sono cresciute sino a divenire famiglie, o quegli amici che tramite la 500 hanno cercato di allargare la propria relazione con la società. Una concezione di espansione quindi, che dalla 500 ci ha permesso di arrivare alla 500 L.»
«Una 500 L pensata perciò soprattutto per i propri utilizzatori, per i propri clienti, che abbiamo tentato di fotografare, di analizzare tramite un’esperienza di vita in cui l’auto li accompagna: nello svago e nella felicità. Pensando a queste esperienze abbiamo tentato di partire dall’interno come se fosse uno spazio abitabile. Da qui il nome 500L, dove L sta per Loft, proponendoci così di ricreare l’atmosfera di una abitazione, grazie allo sviluppo in altezza e alle vetrature qui impiegate.»
Ispirata ad un salotto moderno
«Abbiamo così cercato di relazionare i concetti architettonici del Loft con gli interni della 500L, generando un ambiente che ci ha permesso di generare spaziosità e luminosità nell’abitacolo, ciò al fine di illuminare i tessuti e i materiali impiegati, oltre che di riprodurre una atmosfera “aperta”.»
«Queste vetrature a nastro ci hanno suggerito una dimensione “galleggiante”, una dimensione tesa a suggerire l’effetto di navigazione anziché di guida. Proprio questo effetto ci ha aiutati nel posizionare superfici ed oggetti in maniera ergonomica.»
Tale concezione stilistica, precisa Roberto Giolito, Fiat Style Director, «ha portato tutto, esterni compresi, a divenire a misura d’uomo. I montanti sono infatti posizionati la dove devono essere per assicurare la massima visibilità ed il piacere di stare a bordo. A molto è servita in questo la 500, che come una stella polare, ci ha guidato nell’orientamento stilistico.»
Poco più lunga di una Punto, ma rivolta alla famiglia
Andreas Wuppinger, Chief Designer Exterior, spiega invece come questo singolare processo di design abbia dato luogo ad una serie di nuove opportunità, in quanto: «volevamo creare una vettura esternamente compatta, una vettura appena più lunga di una Punto, una vettura facile da guidare in città ma anche spaziosa, ma comunque in grado di garantire a bordo lo spazio necessario ad un’intera famiglia.»
«Tale modus operandi contraddistingue infatti l’originalità dei progetti Fiat, progetti che tra loro hanno molto in comune: sono intelligenti nella ripartizione degli spazi e nella fruibilità di guida, ma hanno anche quell’umanità e quella personalità tipica delle auto italiane. Quel tocco di “sana irrazionalità” che pongono la mente sullo stesso piano del cuore.»
«Guardando la nostra gamma abbiamo così cercato di capire quali fossero gli elementi più interessanti da poter trasferire su questa vettura. Dagli stilemi della 500 alla conformazione del tetto della nuova Panda; la quale suggerisce una sensazione di compattezza e robustezza allo stesso tempo.»
«La 500 ha costituito un riferimento fondamentale nello sviluppo di questa vettura, poiché esprime un’idea di sorriso, di allegria, di gioia di vivere. Concetti questi che volevamo trasferire anche sulla 500L, in quanto volevamo qui suggerire quella “sana irrazionalità” di cui parlavamo prima che normalmente manca su vetture di questo segmento.»
L'auto è identità
«Il concetto di MPV secondo noi non è infatti solo legato alla mera funzionalità e all’approccio tecnico. Per noi ha infatti uno stretto legame con il concetto di identità. La macchina si può adattare ad ogni persona, in quanto ognuno di noi ha un modo di vivere diverso, e la vettura doveva, dal punto di vista esterno, essere in grado di adattarsi ad ognuno di noi.»
«Come nasce questa vettura? All’inizio di un progetto cerchiamo di esplorare strade molto diverse tra di loro: abbiamo esplorato per un attimo delle strade molto futuristiche, ma abbiamo poi deciso di lasciarci guidare anche dalle vetture che hanno fatto la nostra storia, vetture come la 600 Multipla del 1956, portando al contempo quest’auto anche verso la direzione della massima funzionalità. Guardando così in tutte queste direzioni abbiamo cercato di trovare lo spirito giusto per questo progetto: la volontà di creare un’emozione, di permettere alla vettura di suggerire un forte concetto di vitalità. E la 500 ci ha dato proprio quelle linee guida necessarie per portare la 500L dai bozzetti su un foglio di carta alla produzione in serie.»
Un concetto atipico di SUV
«Al contrario di tutti i SUV, che sono vetture aggressive e un pochettino “invadenti”, questa vettura si propone di suggerire un’idea di accoglienza, di sicurezza e di stabilità. Ecco quindi che i passaruota evocano quell’idea di muscolosità tipica di questi veicoli, e, allo scopo di proteggerla dai piccoli urti in cui può incappare ognuno di noi ogni giorno, abbiamo pensato di aggiungere delle protezioni sparse su tutta la vettura proprio per evitare ciò.»
«Un aspetto su cui abbiamo concentrato grande attenzione è stata la visibilità, in quanto non volevamo che le persone si sentissero “intrappolate” all’interno della vettura. Un risultato questo che abbiamo conseguito sia grazie al ricorso ad ampie superfici trasparenti, che all’eliminazione di montanti capaci di ostruire la visibilità dall’interno all’esterno, garantendo così una panoramica a 360°.»
I materiali
Rossella Guasco, Head of Color and Material, ha invece post il focus su come i materiali ed i colori scelti rappresentino la quintessenza della 500L, illustrando come questa vettura abbia «tratto ispirazione dal mondo che ci circonda, da altri settori del design, prendendo da questi, idee, materiali, nuove tecnologie e stimoli. Alla base di ogni nuovo progetto individuiamo uno specifico linguaggio materico determinandone linee guida, quali: attrattività, tridimensionalità, contemporaneità e identità iconica.»
«Abbiamo fatto ampio ricorso a contrasti materici, utilizzando materiali capaci di esprimere un linguaggio contemporaneo ed in grado di fare riferimento a mondi e settori variegati. Questo perché l’auto è sempre più un’estensione di noi stessi. Volevamo quindi riprodurre dentro alla 500L il nostro modo di essere, il nostro modo di vivere, circondandoci di quegli oggetti che fanno parte della nostra vita quotidiana.»
Tre allestimenti per tre profili diversi
«Abbiamo fatto una serie di scelte in materia di ambiente interno, individuando tre profili diversi che possono corrispondere a tre mondi, a tre approcci differenti della realtà quotidiana: il mondo Pop, il mondo Easy e il mondo Lounge (questi i livelli di allestimento proposti, Ndr.).»
«Il primo presenta dei tratti contemporanei e aggressivi, con un interno dominato da contrasti cromatici forti, oltre che da un approccio grafico contemporaneo. Il secondo si rivolge ad un cliente dinamico che utilizza la vettura non solo come mezzo di trasporto, ma come strumento di aggregazione, il tutto espresso grazie a colori luminosi e brillanti, mentre i contrasti, pur se sempre presenti, divengono qui meno decisi. Il terzo strizza invece l’occhio a quelle persone che ricercano la distinzione, l’esclusività e l’unicità; a tutti coloro che desiderano sentirsi all’interno di un loft. I colori divengono quindi qui più formali e più rigorosi.»
L'esterno: il rapporto tra forma e colore
«Per quanto concerne gli esterni abbiamo dovuto tenere ben presente il fondamentale rapporto esistente tra forma e colore, al fine di proporre una gamma cromatica sia personale che in linea con le più recenti tendenze. Nel caso della 500L abbiamo individuato tre strade: quelle dei pastelli, quelle dei metallizzati e quelli più contemporanei dei metallizzati con grani fini e grani grossi. Elemento molto importante è inoltre il bicolore; pensato per creare quel distacco esistente tra il tetto ed il resto della carrozzeria, traendo anche qui ispirazione dalle vetture del passato.»
Dal vivo una sorpresa
Una vettura sicuramente molto particolare questa 500L, che per essere capita appieno va - a modesto parere di chi vi scrive - vissuta di persona, conosciuta ed esplorata, magari cogliendo l’occasione di un “porte aperte” che siamo convinti non tarderà ad arrivare, per capirne appieno la personalità. Una personalità che non vi nascondiamo, ha saputo catturare la nostra attenzione.