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La Fiat 500e reincarnata potrebbe essere la salvezza di Mirafiori, lo scopriremo dopo l'incontro del CEO Carlos Tavares con le rappresentanze sindacali nel corso del quale potrebbe essere annunciata una versione ibrida sviluppata sulla piattaforma della 500e, nata come elettrica pura ma che - con opportune modifiche - diventerebbe una ibrida con motore termico ed elettrico. Un progetto senza dubbio molto complesso ma che avrebbe perfettamente senso per evolvere la più simpatica delle citycar in un contesto dove l'elettrico - anche con gli incentivi - faticherà ad affermarsi ulteriormente.
La Fiat 500e o "Nuova 500", anno di nascita 2020, è un progetto ideato quando ancora non si condividevano le piattaforme con PSA, quindi ha vissuto una vita propria e sin dalla nascita non ha mai contemplato l'uso di un motore termico, dedicando il pianale e il vano anteriore al motore elettrico, all'inverter e alle batterie. L'inserimento una macchina termica, che ragionevolmente potrebbe essere il motore Firefly a 3 cilindri 1000 Global Small Engine che ha già equipaggiato la Panda e la 500 termica, oppure il PureTech 3 cilindri, non è un'operazione tecnicamente semplice: spariranno tutte le batterie? O ne verrà conservata una quota per realizzare un'ibrida mild-hybrid'? O diventerà una specie di guscio vuot da riempire con le componenti della "vecchia 500 Hybrid" ora non più in produzione a Tichy (Polonia). Di certo non potrebbe essere mantenuto il potente motore elettrico da 118 CV. Un vantaggio potrebbe essere il fatto che l'attuale 500e è più grande della "vecchia" 500 polacca. Ma in compenso quest'ultima, a meno che non venga aggiornata come la Pand(ina), non rientra negli standard di equipaggiamento di sicurezza obbligatori dal prossimo luglio.
Curiosamente, questo progetto annunciato da Carlos Tavares a Mirafiori lo scorso aprile era poi stato minimizzato, se non addirittura smentito, da Olivier Francois in una intervista a Automotive News, ma la stessa fonte ha riportato oggi alla ribalta il progetto proprio nell'ambito dell'incontro che il CEO Tavares ha avuto con le rappresentanze sindacali. La nuova versione "elettrotermica", dunque ibrida, avrebbe anche il merito di riportare lavoro nella grande fabbrica di Mirafiori oramai quasi del tutto ferma e soprattutto di rinverdire il successo della 500 che è stata un'icona sin dalla nascita, oltre a ripopolare il segmento A di Fiat, ridotto alla Pandina, a scadenza 2030. L'ambizioso quanto inusuale progetto potrebbe riportare la produzione di Mirafiori a 200.000 unità l'anno (fra elettrico e ibrido) e dare così fiato alle speranze di tutti i lavoratori torinesi.
Fiat
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Torino
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