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Con nuove generazioni programmate rispettivamente per il 2029 e il 2030, Fiat intende consolidare il suo ruolo nel segmento delle piccole auto, continuando a produrre i suoi modelli simbolo in Italia.
Jean-Philippe Imparato, COO di Stellantis per l’Europa, ha confermato ad Autocar che la prossima generazione della Fiat 500 sarà costruita nello storico stabilimento di Mirafiori a Torino e debutterà nel 2029. Nel frattempo, l'attuale modello elettrico, la 500e, sarà affiancato da una versione ibrida, prevista per novembre 2025.
L'introduzione di questa variante mira a rivitalizzare le vendite, dopo un rallentamento che ha portato a una pausa temporanea della produzione lo scorso settembre. Con il nuovo motore ibrido, Fiat punta a mantenere la competitività del modello e a garantire il futuro dello stabilimento torinese.
La Fiat Panda, altro pilastro della gamma, continuerà ad essere prodotta a Pomigliano d'Arco, fino al 2030. La nuova generazione, soprannominata internamente “Pandina”, sarà lanciata nello stesso anno, confermando il legame indissolubile tra il modello e il territorio italiano. Nel 2025, inoltre, arriverà la Grande Panda, un modello più spazioso e tecnologicamente avanzato che sarà disponibile sia in versione elettrica sia ibrida.
Mentre molti costruttori, tra cui Volkswagen, Peugeot e Ford, hanno abbandonato il segmento delle city car a favore di SUV più redditizi, Fiat rimane saldamente ancorata al suo ruolo storico. La Panda e la 500 hanno definito il marchio per generazioni, e Fiat intende continuare a sviluppare auto compatte per rispondere alle esigenze di mobilità urbana.
“La 500 e la Panda rappresentano il cuore del nostro brand”, ha dichiarato Imparato. “Non rinunceremo mai a produrre auto che democratizzino la mobilità”.
La competizione nel segmento delle city car è ancora viva. Mentre marchi come Kia, Hyundai e Toyota continuano a proporre modelli come Picanto, i10 e Aygo X, Fiat guarda al futuro con una strategia chiara. Con il lancio della 500 Ibrida e della Grande Panda, Fiat intende non solo rispondere alle nuove sfide tecnologiche e normative, ma anche riaffermare il suo impegno nella produzione locale in Italia.