Fiat: 125 anni di storia, la festa a Mirafiori fra frecciatine e rassicurazioni

Fiat: 125 anni di storia, la festa a Mirafiori fra frecciatine e rassicurazioni
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Un torrido pomeriggio sul tetto del Lingotto, tutti invitati alla festa. Sul palco ci sono il ministro Adolfo Urso, John Elkann e Carlos Tavares. Sorrisi, dubbi, allusioni
16 luglio 2024

L'importanza e la solennità dell'evento che ha celebrato i 125 anni trascorsi dalla fondazione della Fabbrica Italiana Automobili Torino ha messo momentaneamente da parte le divergenze fra il Ministro del Made in Italy Adolfo Urso e il CEO di Stellantis Carlos Tavares e il Presidente John Elkann, avvicendatisi sul palco degli oratori con grande trepidazione da parte della platea, ben al corrente del fatto che il rappresentante del Governo ha più volte criticato le scelte di spostare la produzione fuori dall'Italia per alcun modelli (tra cui la Grande Panda che è stata poi la primadonna dell'evento) e i vertici dell'azienda che a loro volta mal sopportano la ricerca di partner industriali (cinesi) che vengano a produrre in Italia. Grande fair play, sembrava un'amichevole di calcio, ma non sono mancati alcuni passaggi critici nelle esposizioni dei protagonisti che fanno riflettere sui rapporti fra industria a istituzioni.

Il Ministro Urso: Mirafiori non sia un museo

Dato che l'evento è stata l'occasione per inaugurare anche Casa Fiat, un luogo progettato dalla Pinacoteca Agnelli che ospiterà materiali storici della sede del Lingotto e molti memorabilia di Fiat, la prima stoccata del Ministro Urso è stata proprio azzeccata: a Mirafiori "non vorremmo vedere solo un museo"  visto anche che le recenti dismissioni di modelli Maserati e la riduzione della produzione della 500e hanno provocato lunghi periodi di cassa integrazione.

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"Lo stabilimento di Lingotto a Torino era Torino. La Fiat era Torino. In quell'epoca era il più grande complesso industriale d'Europa, noi non ci rassegniamo a che diventi un museo industriale"

Adolfo Urso

Il ministro Urso ha ricordato poi un episodio del suo primo incontro con il CEO di Stellantis Carlos Tavares e il regalo che gli ha fatto, affermando come in questo momento vada ritrovata la necessaria coesione e responsabilità sociale, e che è più di un anno che il ministero sta lavorando con Stellantis perché ciò accada.

Mi sono permesso di consegnare a Carlos Tavares una copia della Costituzione in occasione del nostro primo incontro. L'Articolo 1 recita che la Repubblica italiana è fondata sul lavoro. Non sul profitto. Il profitto è legittimo, ma non ad ogni costo.

Adolfo Urso

Il ministro per le imprese e il Made in Italy ha poi terminato con una citazione dell'Avvocato, Gianni Agnelli, che ricorda il nonno Giovanni, fondatore dell'azienda e di quanto importante fosse per gli Agnelli il dovere della responsabilità.

Cito l'avvocato Agnelli, che disse: tutto quello che ho, l'ho ereditato da mio nonno. Io vi ho aggiunto il dovere della responsabilità. L'impresa che ha fondato l'industria Italiana deve assumersi la responsabilità sociale del rilancio dell'auto in Italia nel rispetto del lavoro del sacrificio di intere generazioni, nel rispetto di quello che la Fiat ha dato all'Italia e di quello che l'Italia ha dato alla Fiat.

Adolfo Urso

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