FIA: bocciati i taxi romani e promossi quelli di Milano

FIA: bocciati i taxi romani e promossi quelli di Milano
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La Federazione internazionale dell'auto (FIA) boccia i taxi di Roma e promuove quelli di Milano. Secondo i risultati di un'indagine, i taxi romani offrono infatti un servizio giudicato non gradevole. Ritenuti invece soddisfacenti i servizi taxi di Milano, Barcellona, Berlino, Colonia, Lisbona, Monaco e Parigi
7 ottobre 2011

La FIA – Federazione Internazionale dell'Automobile – ha espresso un parere negativo sui taxi di Roma, promuovendo invece il servizio offerto nello stesso settore dalla Città di Milano.

Secondo i risultati di un'indagine, i taxi romani offrono infatti un servizio giudicato 'scadente', così come quelli di altre cinque grandi città europee (Amsterdam, Lussemburgo, Madrid, Praga e Vienna).L'indagine, condotta tra maggio e giugno scorsi in 22 grandi città europee, ha invece giudicato 'buoni' i servizi taxi di Milano, Barcellona, Berlino, Colonia, Lisbona, Monaco e Parigi. Percorsi molto più lunghi del dovuto, violazione dei limiti di velocità, non rispetto del semaforo rosso, guida aggressiva, imprecazioni contro il traffico e i clienti che devono fare un percorso troppo breve sono le principali 'anomalie' riscontrate nel corso delle 220 corse effettuate in incognito dagli 'ispettori' Fia-Eurotest nelle 22 principali città europee.

La bassa qualità dei taxi riscontrata in molte città, per Jacob Bangsgaard, Direttore dell'Ufficio FIA di Bruxelles, nel presentare i risultati dell'indagine, è causa di «grande preoccupazione» poiché questo servizio deve assicurare la mobilità porta a porta ed è «vitale» non solo per i turisti, ma anche per categorie sociali come i disabili e gli anziani.

Nel quadro dell'indagine, la peggiore esperienza è stata registrata proprio a Roma nel tragitto tra la stazione Termini e un centro esposizioni non meglio identificato, probabilmente la nuova Fiera visto il costo del tragitto.

In questo caso, si legge nel rapporto FIA-Eurotest, l'autista si è perso due volte allungando così il percorso del 60%. Non solo. Al cliente è stato chiesto di pagare 69 euro contro i 62,9 indicati dal tassametro (e i 50 riportati nel 'listino prezzi' per il percorso giusto), la vettura era senza aria condizionata, con un finestrino rotto e fazzolettini di carta sparsi in giro.

Fonte: Ansa

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