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Per la prima volta nella storia della Ferrari, due vetture del Cavallino Rampante si sono imposte nello stesso giorno in due campionati mondiali. Da una parte la SF-24 di Charles Leclerc che ha vinto a Monza il Gran Premio d’Italia di Formula 1, dall’altra la 499P #83 di AF Corse di Robert Shwartzman, Yifei Ye e Robert Kubica al COTA che ha trionfato alla Lone Star Le Mans, sesto atto del FIA World Endurance Championship 2024. Per l’Hypercar color giallo Modena il risultato ottenuto nella notte italiana equivale alla prima vittoria assoluta, che permette di raggiungere quota cinque podi nella stagione del debutto all’equipaggio iscritto privatamente da AF-Corse.
A scattare dalla pole position del COTA è stata un’altra vettura di Maranello, la numero #51 di Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado. Tuttavia, per loro a differenza degli altri equipaggi della Rossa, la gara è terminata prima del previsto. Nell’arco della seconda delle sei ore di gara, mentre Giovinazzi era alla guida, la #51 ha avuto un contatto con una Lexus in fase di doppiaggio che ha portato al danneggiamento di un cerchio e della trasmissione; inevitabile il ritiro per l’Hypercar scattata dalla pole. Nel mentre le #83 e #50 ne hanno approfittato per allungare sugli avversari e sfruttare al massimo la penalità inflitta alla Toyota numero #7 di Nyck De Vries, Kamui Kobayashi e Mike Conway per un Drive Through a solamente 45 minuti dalla fine della gara, terminando poi in seconda posizione tra le due Ferrari.
Alla bandiera a scacchi, Robert Shwartzman a bordo della 499P giallo Modena ha tagliato il traguardo per primo, regalando la prima vittoria al team privato di AF Corse; sul podio insieme alla #83 e la Toyota #7, Antonio Fuoco, già vincitore della 24 Ore di Le Mans 2024, salito a bordo della #50 dopo un ottimo stint del compagno Nicklas Nielsen nella parte centrare della Lone Star Le Mans. Ai piedi del podio la Cadillac #3 di Barber e Lynn che precedono l’Alpine 35 di Chatin, Habsburg e Milesi, mentre la #36 ha chiuso in nona con Lapierre, Schumacher, Vaxiviere. Disastroso weekend per Porsche che ha perso la testa della classifica costruttori con la 963 numero #6 di Estre, Lotterer, L. Vanthoor arrivata sesta, mentre la #5 di Campbell, Christensen e Makowiecki ha vanificato gli sforzi fatti in qualifica (partiva dalla sesta casella) segnalazione di attivazione della parte ibrida, costringendo così l’equipaggio ad un pit-stop anticipato per rimuoverlo.
BMW porta a casa, invece, un ottimo risultato con l’ottavo posto della #15 di D. Vanthoor, Marciello e Wittmann e il tredicesimo con la #20 di Van Der Linde, Frijns e Rast. Continuano i problemi per la Peugeot che ha visto la #94 ritirarsi, mentre la #93 è arrivata tredicesima al traguardo. Sorte funesta anche per il team Jota che dovuto ritirare la #12 per un problema tecnico e la #10 in decima posizione con la Porsche #99 di Proton Competition alle spalle. Penultima posizione, invece, per la Lambotghini #63 che precede la Toyota #8, che ha distrutto la gara dopo una foratura che gli è costata quasi due giri di distacco dal gruppo davanti dopo un contatto di Buemi con la Porsche #6 di Estre.
In categoria LMGT3 è la Aston Martin #27 di James, Mancinelli e Riberas a salire sul gradino più alto del podio del COTA, davanti alle due Porsche, la #92 di Manthey Pure Rxcing e la #91 di Manthey EMA. Ritiro per la BMW numero #46 di Valentino Rossi, Maxime Martin e Al Harthy. Stessa sorte anche per la Ford #88, la #777, la Corvette #81, la Ferrari #54. Disastro per Lamborghini anche in questa classe con la #60 solamente dodicesima e la #85 delle Iron Dames in 13esima dopo un contatto con una Corvette e un problema tecnico.