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«La vettura che vedete rappresenta una pietra miliare nella storia della Ferrari. È la nostra prima auto ibrida di serie capace di soddisfare le domande del mondo ecosostenibile di oggi pur essendo nel contempo un concentrato di bellezza, tecnologia e performance e piacere di guida»: così l’ad di Ferrari, Louis Camilleri, definisce la nuova nata di Maranello, la Ferrari SF90 Stradale, il cui nome, come quello della SF90 di F1, omaggia i 90 anni della Scuderia Corse di Enzo Ferrari.
La Ferrari SF90 Stradale, la prima plug-in hybrid di serie della casa di Maranello, rappresenta il punto di partenza del nuovo corso della Rossa, come spiega Camilleri. «Si tratta del primo passo verso una direzione che Ferrari intende seguire con ferma determinazione nei prossimi anni. Sono convinto che entrando in questo segmento riusciremo ad attrarre nuovi clienti che, ne sono persuaso, diventeranno fedeli al marchio. Oltre il 65% delle auto che vendiamo oggi sono acquistate da chi possiede già una Ferrari, il 41% dei clienti ne ha più di una».
La vettura che vedete rappresenta una pietra miliare nella storia della Ferrari. È la nostra prima auto ibrida di serie capace di soddisfare le domande del mondo ecosostenibile di oggi pur essendo nel contempo un concentrato di bellezza, tecnologia e performance e piacere di guida
In occasione della presentazione della Ferrari SF90 Stradale, Camilleri ha delineato le strategie della casa di Maranello per i prossimi anni. «L’attuale panorama globale – spiega Camilleri - è caratterizzato da un cambiamento repentino mai visto prima d’ora. In Ferrari abbiamo deciso di affrontare il futuro mettendoci al posto di guida e sfidando il cambiamento a nostro modo. La velocità senza precedenti con cui sta avvenendo questa evoluzione non ci spaventa; ci galvanizza. Dopotutto, ne sappiamo qualcosa anche noi».
«I nostri obiettivi, però, hanno un’ancora: sono inseriti nelle qualità che da sempre definiscono la nostra tradizione, passione, tecnologia e innovazione. Il 2019 è molto importante per la Ferrari: è l’anno in cui abbiamo deciso di aumentare significativamente la nostra offerta. Prima di tutto perché stare fermi ed aspettare che le cose accadano non è un’opzione per noi a Maranello; e in secondo luogo perché una delle grandi lezioni di Enzo Ferrari è che bisogna non solo leggere i tempi, ma anticiparli».
«Quello che vedete è il secondo di cinque nuovi modelli che presenteremo quest’anno: un numero di lanci senza precedenti nella storia della Ferrari, che ci consentirà di offrire la gamma più ampia e completa di sempre, continuando a sorprendere e a deliziare i nostri clienti».
«Siamo fortunati a lavorare in un’azienda che è considerata un gioiello da emulare; intendiamo non solo mantenere questo status, ma anche assicurarci che continui a crescere investendo non solo in denaro, ma anche in capitale intellettuale e umano. Non sto parlando di un orizzonte annuale, ma di piani che assicurano una visione per i prossimi 10, 20, 30 anni».
«La forza di questo marchio è un valore che unisce passato, presente e futuro. Sono sicuro che se potessimo viaggiare nel tempo fino al 2049 – e non dobbiamo essere timidi, un giorno i nostri ingegneri ci riusciranno – parleremmo degli stessi valori e della stessa passione indomabile di oggi. Questo è quello che significa Ferrari: passione».
«È una parola che si sente spesso quando si parla della Ferrari: non è questione di retorica. La vettura che vedete qui oggi nasce dal talento e dalla passione di chi l’ha progettata e creata, e non ho dubbi sul fatto che susciti lo stesso tipo di passione in chi la vede, o ancora meglio, in chi avrà la fortuna di poterla guidare. L’invito per questa presentazione recitava Dare to imagine, osa immaginare. Noi abbiamo fatto esattamente questo. Quello che vedete è il risultato del sogno di molte persone. Ma soprattutto, è il frutto del duro lavoro di chi ha perseguito senza tregua e con estremo impegno questo sogno».
Dotata di trazione integrale, la Ferrari SF90 Stradale è equipaggiata con un powertrain che consta di un propulsore V8 turbo capace di erogare fino a 780 CV di potenza e di tre motori elettrici, per un totale di 1000 CV. Delle unità a zero emissioni, due si trovano sull’assale anteriore; il terzo, al posteriore, è una MGU-K collocata tra il motore endotermico e il cambio doppia frizione a otto rapporti.