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La Ferrari ha fatto registrare un incremento dei ricavi netti del 9,2% nel terzo trimestre 2019, raggiungendo quota 915 milioni di euro. Crescono anche le vetture consegnate: le 2.474 unità rappresentano un aumento del 9,4% rispetto all'anno precedente. A trainare le vendite è stato il segno positivo dei modelli V8 (+9,5%) e dei V12 (8,9%), con performance degne di note sia per la Portofino che per la 812 Superfast.
A livello delle singole regioni, l'area EMEA è cresciuta del 13,7%; le Americhe hanno fatto registrare dati analoghi a quelli dell'anno precedente, mentre Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno subito una flessione dovuta alla decisione di concentrare le consegne ai clienti nella prima parte dell'anno. Aumento del 23,1%, invece, per la regione Resto dell'Apac (Giappone, Australia, Singapore, Indonesia, Corea del Sud, Thailandia e Malaysia).
I ricavi da automobili e parti di ricambio salgono a 708 milioni (+14,8% a cambi correnti o +12,5% a cambi costanti), per effetto della crescita di Portofino, 812 Superfast, 488 Pista e 488 Pista Spider, capaci di compensare il calo delle vendite della 488 GTB e della 488 Spider, giunte a fine produzione. L'incremento dei ricavi è stato sostenuto anche dai programmi di personalizzazione.
In calo del 41% rispetto allo stesso periodo del 2018 è invece l'utile netto, di 169 milioni di euro. Nei nove mesi flessione è del 17% a 533 milioni di euro. Segno positivo per l'ebit adjusted, pari a 227 milioni (11,7% a cambi correnti o +4,4% a cambi costanti), trainato dalle prime consegne delle Ferrari Monza SP1 e SP2. Dopo il riacquisto di azioni proprie per 303 milioni di euro e la distribuzione di dividendi ammonta a 195 milioni, l'indebitamento industriale netto al 30 settembre è pari a 369 milioni, rispetto a 370 milioni al 31 dicembre 2018.
Vista la performance solida nel terzo trimestre, Ferrari ha rivisto al rialzo i target per il 2019: ricavi netti a 3,7 miliardi di euro (la stima precedente era 3,5 miliardi), ebitda adjusted a 1,27 miliardi (tra 1,2 e 1,25 miliardi), ebit adjusted 0,92 miliardi (0,85-0,9), free cash flow industriale superiore a 0,6 miliardi (maggiore di 0,55).