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In una mossa audace che riflette le tendenze tecnologiche attuali, Ferrari ha deciso di eliminare i sistemi di navigazione integrati dai suoi veicoli, riconoscendo che sono diventati superflui nell'era degli smartphone. Questa decisione sottolinea un cambiamento più ampio nell'industria automobilistica verso tecnologie più integrate e facili da usare.
La motivazione dietro questa scelta risiede nella natura dinamica delle app di navigazione per smartphone come Google Maps, Apple Maps e Waze, che offrono aggiornamenti in tempo reale e interfacce user-friendly, aspetti che i sistemi in auto non riescono a eguagliare. Secondo Emanuele Carando, responsabile marketing di prodotto di Ferrari, la decisione è stata influenzata dalla facilità d'uso e dagli aggiornamenti costanti forniti dalle app per smartphone, rendendole una scelta superiore per i guidatori moderni.
I sistemi di navigazione integrati nelle auto spesso soffrono di essere meno intuitivi e richiedono aggiornamenti più complicati rispetto alle loro controparti su smartphone. Esistono aggiornamenti over-the-air per i sistemi GPS integrati, ma sono significativamente più lenti rispetto agli aggiornamenti frequenti che ricevono le app per smartphone.
Il passaggio dai sistemi di navigazione integrati non è solo una tendenza nelle auto di lusso, ma sta diventando più diffuso in tutta l'industria automobilistica. Il CEO di Ford, Jim Farley, ha sottolineato che i produttori di automobili hanno ceduto questo segmento della battaglia tecnologica agli smartphone già un decennio fa, enfatizzando l'inutilità di resistere a questo cambiamento. Ha commentato sull'importanza di essere realisti nell'accettare che i margini di profitto sui contenuti interni al veicolo non sono abbastanza elevati da giustificare un sistema di navigazione separato.