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La monoinquadratura offerta dal video che ha invaso la rete da qualche giorno a questa parte la rete di certo non aiuta a capire di cosa si tratta: di certo quella vettura camuffata è una Ferrari nella quale pulsano una combinazione motoristica assolutamente inedita nell'ambito della produzione di serie.
Per capirlo non ci vuole certamente un fonometro o un ingegnere: i V8 ed i V12 di Maranello (o i V10 ex-F1) anche nelle versioni più estreme hanno timbriche completamente diverse da quelle registrate nel video, tanto che il primo pensiero che passa per la testa guardando ed ascoltando il video è che il Reparto Corse abbia voluto portare in pista il 1.6 V6 turbo ibrido destinato alla F1 2014 senza aspettare l'effettiva installazione in una monoposto.
I test sono limitati e così...
Il regolamento della massima serie, del resto, non permette l'utilizzo di monoposto ufficiali nel mese di dicembre ed anche nelle settimane che anticiperanno l'inizio della stagione il numero di test ufficiali non sarà certamente sufficiente per deliberare con certezza un motore che dalla prossima primavera dovrà essere progettualmente congelato per quattro anni, con tutti i pregi (riduzione costi) e difetti (affidabilità, potenza) che questa norma impone.
Ma perché non provare al simulatore?
Fin qui tutto bene, quasi ovvio verrebbe da dire, ma alcune cose non tornano: che senso ha montare un motore F1 all'interno di una vettura che una F1 non è? La totale carenatura della vettura protagonista del video non permetterebbe di ragionare correttamente in termini di temperature di esercizio e men che meno non potrebbe offrire ai piloti dei riscontri prestazionali certi, nemmeno in tema di logica di funzionamento visto che i differenti valori di deportanza tra una F1 e una GT non permetterebbero di sfruttare al meglio un motore F1.
Nel video girato da Emanuele Distefano si sente in maniera chiara il sound di un motore V6. Ora resta da capire a cosa sia destinato
Certo, si potrebbe fare un po' di sgrossatura e verificare il corretto funzionamento di alcune componenti, come l'integrazione tra i sistemi elettrici e quelli più tradizionali, ma in realtà con le tecnologie di oggi (anch'esse imposte dalle limitazioni sui test) non ci sono molti parametri che un banco prova o un simulatore della massima serie non sia in grado di verificare.
“Ad una prima occhiata sembrerebbe una LaFerrari ma soffermandosi sui dettagli quella potrebbe anche non essere una LaFerrari... bensì il prototipo LMP1 2015”
Quindi?
Quindi la cosa suona un po' strana come del resto è strana la vettura ripresa in questo video: ad una prima occhiata, infatti, sembrerebbe una LaFerrari ma soffermandosi sui dettagli (passo lungo, coda allungata e completamente ridisegnata, snorkel sul tetto) quella potrebbe anche non essere una LaFerrari... bensì il prototipo LMP1 2015 di cui si era parlato dopo una dichiarazione strappata a Stefano Domenicali la scorsa estate: «Il nuovo motore F1 turbo permetterebbe alcuni progetti interessanti. Al momento non posso dire di più.»
Marc Genè conosce bene la R18 e-tron
Un progetto indubbiamente ambizioso, reso possibile da una sostanziale apertura regolamentare del WEC (in cui è inserita anche la 24 Ore di Le Mans) ai motori di derivazione F1, di cui Ferrari sta con ogni probabilità valutando proprio in questi giorni l'effettivo interesse oltre che il potenziale della vettura: potenziale che potrebbe essere ben valutato anche da Marc Genè che quest'anno è stato uno dei nove piloti ufficiali che ha difeso i colori dell'Audi alla mitica ventiquattro ore francese.