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Attorno al suo progetto sono ancora molti i punti interrogativi, a partire dalla denominazione, dal momento che la sigla F70 utilizzata dalla stampa specializzata per identificare l’attesissima erede della Enzo è tutt’altro che definitiva. Non meno incerta è la motorizzazione della futura supercar di Maranello: secondo i solidi ben informati, infatti, in alternativa al V12 ulteriormente evoluto sarebbe allo studio un V8 biturbo. La prima soluzione sarebbe forse più ricca di significati simbolici, mentre nella seconda direzione spingerebbero le esigenze di riduzione dei consumi e delle emissioni che anche una ipercar al giorno d’oggi deve considerare, se non altro per ragioni di immagini; tanto più che sull’ipotetico, minore blasone di un V8 biturbo ci sarebbe molto da discutere, considerando che l’indimenticata e indimenticabile F40 era spinta da un propulsore dotato proprio di questa architettura.
Quello che è certo, comunque, sono le linee guida alla base della futura ipercar di Maranello, che dovrebbe trasferire su strada molte soluzioni viste sulla concept car “Millechili” oltre che sulla FXX. Obiettivo primario dei progettisti sarà quindi la riduzione del peso, che dovrebbe attestarsi intorno ai 1.000 kg: per raggiungere questo risultato sarà impiegata una scocca in carbonio, ma anche altri metalli leggeri (e pregiati) come alluminio e titanio ovunque questo sia possibile. Senza compromessi sarà anche la meccanica: a prescindere dal tipo di propulsore scelto, infatti, la potenza dovrebbe sfiorare – o addirittura superare – i 700 CV, dando vita così ad un rapporto peso-potenza a dir poco esplosivo, con un tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h entro i 3 secondi netti e una velocità massima di oltre 350 km/h.
Ma la nuova Ferrari F70 non sarà l’ennesimo razzo da autostrada: al contrario si propone di fissare nuovi parametri di riferimento anche in materia di tenuta di strada e stabilità, grazie al contenimento delle masse ma anche ad un’aerodinamica estremizzata e ad una gestione elettronica particolarmente sofistica, sia sul fronte dei tempi di cambiata (che si preannunciano da record) sia nella gestione del differenziale, per garantire la massima mostricità in ogni condizione di impiego.
Il debutto è atteso solo nel 2012, ma c’è da giurarci che più di un facoltoso collezionista ha già contattato il proprio concessionario Ferrari per prenotare uno dei 399 esemplari previsti.