Ferrari F430 Challenge

Ferrari F430 Challenge
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C’è un nuovo purosangue in pista…
15 settembre 2005

Attesissima da tutti i clienti sportivi di Maranello, la nuova ferrari F430 Challenge si è finalmente svelata al grande pubblico al Salone di Francoforte. Per ora in forma statica, anche se in occasione della nostra visita allo stand ferrari avremmo tanto voluto per lo meno ascoltarne il rombo, ma già dal 2006 l’ultima nata del Cavallino scenderà in pista, animando il campionato monomarca ferrari Challenge Trofeo Pirelli.

I dettagli fanno la differenza
Dal punto di vista estetico, in ferrari sono rimasti fedeli alla logica di privilegiare il legame diretto con il modello stradale: quindi niente maxi alettoni o pesanti modifiche alla carrozzeria per la nuova F430 Challenge.
Anzi, se non fosse per l’assetto ultraribassato e i bellissimi cerchi monodado a fissaggio centrale sarebbe davvero difficile cogliere le differenze. Identico il frontale, così come l’andamento della fiancata, mentre ad uno sguardo più attento in coda si notano il nuovo impianto di scarico, ultra leggero e con terminali alti centrali, e la griglia modificata al fine di permettere un maggior sfogo dell’aria calda dal vano motore.

Le novità estetiche più significative riguardano così l’abitacolo, che naturalmente è stato spogliato degli eleganti rivestimenti in pelle e del secondo sedile, mentre quello del pilota è stato sostituito con uno da competizione. Nuovo è anche il volante, dotato di un sistema di sgancio rapido per agevolare l’accesso in vettura e sul quale sono installati i pulsanti per le comunicazioni con i box, il pit speed (che limita automaticamente la velocità all’interno della corsia box) e la gestione di un nuovo quadro strumenti digitale a colori.

 

Motore di serie, tecnologia da corsa
Ad un osservatore distratto le modifiche che caratterizzano la F430 Challenge potrebbero sembrare essere il minimo indispensabile per scendere in pista (assetto ribassato e roll bar), ma in realtà l’impegno dei tecnici è stato notevole, a dispetto della potenza del motore, che è rimasta quella di serie. Del resto il propulsore della F430 Stradale è già di per sé terribilmente eccitante una volta lasciato a briglie sciolte e 490 CV non sono pochi da gestire per una vettura dedicata anche e soprattutto ai gentleman drivers.

Le novità tecniche, quindi, si sono concentrate su quelle componenti in grado di esaltare la guida in pista e garantire la migliore affidabilità. E poiché molte idee e tecnologie vengono direttamente dalla F1, anche a vederla immobile sotto le luci dello stand non c’era nessun dubbio sulle potenzialità della nuova Challenge. I freni, ad esempio, per la prima volta su un’auto da gara ferrari sfruttano la tecnologia carbo-ceramica (CCM), che garantisce spazi di arresto contenuti e una grande resistenza sotto sforzo.
Di derivazione F1 è anche il cambio elettroattuato, che ha la stessa logica di funzionamento delle monoposto da Gran Premio, fermi restando naturalmente i vincoli di costo e derivazione dal modello stradale. In particolare, grazie alla frizione bi-disco sinterizzata ed allo specifico software si ottengono gli stessi tempi di cambiata della stradale (150 ms) in condizioni ben più esasperate, quali quelle delle competizioni.
Allo stesso modo, rispetto alla berlinetta stradale, sono state modificate la quinta e la sesta marcia, nonché la coppia conica per poter sfruttare a pieno le potenzialità del motore su tutti i circuiti.

Un altro fronte al quale i tecnici hanno dedicato particolare attenzione è la riduzione del peso: la F430 Challenge pesa 1.225 kg in ordine di marcia (escluso

 

il carburante), contro i 1.350 del modello stradale. L’alleggerimento ha coinvolto tutti i settori del veicolo, dalla meccanica alla carrozzeria. Da sottolineare in particolare l’utilizzo del Lexan per il parabrezza, della fibra di carbonio per l’intero coperchio del collettore d’aspirazione e l’impianto di scarico specifico.

E’ sparito il “manettino”
Inevitabilmente la caratterizzazione pistaiola della F430 ha coinvolto anche i sistemi elettronici di assistenza alla guida. Questi ultimi, infatti, rappresentano sicuramente uno dei punti di forza della F430, in quanto consentono di godersi le sue esaltanti prestazioni anche ai guidatori meno esperti o in condizioni di scarsa aderenza, ma in pista le cose sono inevitabilmente diverse: cambiano le sollecitazioni e il tipo di risposte richieste alla vettura, cambia la tipologia di percorso e naturalmente cambia anche la perizia di chi sta al voltante.
Così, per permettere ai piloti di apprezzare pienamente le straordinarie prestazioni della vettura in pista, il differenziale elettronico (E-Diff) è stato sostituto da un differenziale meccanico, mentre al posto del EBD è stato applicato un ripartitore meccanico. Inoltre non è previsto il controllo di stabilità ed esiste la possibilità di escludere l’ASR a discrezione del pilota, mentre gli altri sistemi elettronici di veicolo sono stati mantenuti nella taratura “race”. Per questi motivi il manettino è stato eliminato, mentre resta sempre attivo l’ABS.

E ancora, per esaltare la tenuta di strada della vettura tra i cordoli alcune modifiche hanno riguardato anche le sospensioni, che sono state riviste nelle barre di torsione, nella rigidezza delle molle e negli ammortizzatori monotaratura per l’uso specificamente racing.
Un ultimo tocco spiccatamente racing è dato infine dal sistema di sollevamento pneumatico, che velocizza il cambio di pneumatici, e dai pneumatici slick da 19’’ sviluppati appositamente da Pirelli.

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