Ferrari F40: un'icona di ingegneria e prestazioni, la guida definitiva

Ferrari F40: un'icona di ingegneria e prestazioni, la guida definitiva
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La Ferrari F40: capolavoro dell'ingegneria automobilistica italiana che ha ridefinito il concetto di supercar. Con il suo design aerodinamico funzionale, l'uso pionieristico di materiali compositi e il potente V8 biturbo, questa leggendaria vettura rappresenta l'ultimo desiderio di Enzo Ferrari: una macchina pura, senza compromessi, che ancora oggi incarna l'essenza della guida sportiva estrema.
11 aprile 2025

La Ferrari F40 rappresenta uno dei momenti più significativi nella storia dell'automobilismo. Presentata nel 1987 per celebrare il 40° anniversario della casa di Maranello, questa supercar rimane ancora oggi un simbolo di eccellenza ingegneristica e passione automobilistica. Ultima vettura approvata personalmente da Enzo Ferrari prima della sua scomparsa, la F40 è stata concepita come l'espressione più pura della filosofia Ferrari: prestazioni estreme, tecnologia d'avanguardia e un'esperienza di guida senza compromessi.

Ferrari F40
Ferrari F40 Ferrari
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Genesi del progetto

La F40 nacque dalla volontà di Enzo Ferrari di creare un'auto che potesse competere con la Porsche 959, stabilendo nuovi standard nel segmento delle supercar. Il progetto, inizialmente denominato "Evoluzione" o "F120", fu sviluppato sulla base dell'esperienza maturata con la GTO Evoluzione, vettura da competizione che non riuscì mai a gareggiare a causa dell'abbandono del Gruppo B nel mondiale rally.

l team di sviluppo, guidato dall'ingegnere Nicola Materazzi (già padre della 288 GTO) e con il design curato da Pininfarina sotto la direzione di Leonardo Fioravanti, ricevette indicazioni precise: creare la Ferrari più veloce e tecnologicamente avanzata mai prodotta, senza compromessi in termini di comfort o praticità.

Ferrari 288 GTO
Ferrari 288 GTO Ferrari
Scocca Ferrari F40
Scocca Ferrari F40 Ferrari

Design e aerodinamica

Filosofia di design

La F40 rappresenta un perfetto esempio di design funzionale, dove ogni elemento estetico ha uno scopo preciso. La forma segue la funzione in maniera quasi scientifica, anticipando tendenze che sarebbero diventate comuni solo molti anni dopo.

Studio aerodinamico

L'aerodinamica della F40 fu sviluppata attraverso estesi test in galleria del vento presso la Pininfarina, con l'obiettivo di massimizzare la deportanza mantenendo un coefficiente di resistenza (Cx) contenuto. Il risultato fu un valore di Cx pari a 0,34 - notevole per l'epoca, considerando l'elevata deportanza generata.

Elementi chiave dell'aerodinamica includono:

  • Muso basso e affusolato: La parte anteriore presenta un profilo ribassato che dirige il flusso d'aria sopra la vettura e verso le prese d'aria del tetto.
  • Sottoscocca profilato: La parte inferiore della vettura è stata progettata per accelerare il flusso d'aria, creando un effetto di depressione che "incolla" la vettura all'asfalto.
  • Alettone posteriore integrato: L'iconico alettone posteriore non è un elemento aggiunto, ma parte integrante del design. Genera una significativa deportanza sull'asse posteriore (circa 425 kg a 320 km/h), migliorando la stabilità alle alte velocità.
  • NACA ducts: Le caratteristiche prese d'aria NACA, incassate nella carrozzeria, consentono l'ingresso di aria per il raffreddamento con minima resistenza aerodinamica.
  • Estrattori posteriori: I diffusori sotto il posteriore estraggono l'aria dal sottoscocca, aumentando l'effetto deportante senza incrementare la resistenza aerodinamica.

Un dettaglio spesso trascurato è l'assenza di tergilunotto posteriore. La forma del lunotto è stata specificamente progettata affinché il flusso d'aria mantenesse il vetro pulito anche in condizioni di pioggia.

Posteriore Ferrari F40
Posteriore Ferrari F40
Posteriore Ferrari F40
Posteriore Ferrari F40 Ferrari
Ferrari F40 frontale
Ferrari F40 frontale Ferrari

Telaio e costruzione

Struttura

La F40 utilizza un telaio tubolare in acciaio rinforzato con elementi in Kevlar e fibra di carbonio - una soluzione ibrida all'avanguardia per l'epoca. La struttura principale è composta da:

  • Traliccio tubolare in acciaio al cromo-molibdeno
  • Sottostrutture in composito
  • Pannelli di rinforzo in Kevlar integrati nei punti critici

Questa combinazione garantisce un'eccellente rigidità torsionale (resistenza alla torsione di 31.500 Nm/grado) mantenendo il peso contenuto.

Materiali compositi

L'uso estensivo di materiali compositi rappresentò una rivoluzione nella produzione di auto stradali. La carrozzeria è realizzata principalmente in:

  • Pannelli in fibra di carbonio (per il tetto e alcune parti strutturali)
  • Kevlar (per i pannelli laterali e superfici soggette a potenziali impatti)
  • Fibra di vetro (per elementi meno critici)

Lo spessore dei pannelli della carrozzeria varia tra 1,5 e 2 mm, un valore estremamente ridotto che contribuisce al contenimento del peso. Il peso totale della carrozzeria è di soli 110 kg.

Peso e distribuzione

La F40 raggiunge un peso a secco di 1.100 kg (1.235 kg in ordine di marcia), un valore eccezionale per l'epoca e impressionante ancora oggi. La distribuzione dei pesi è di 41,5% all'anteriore e 58,5% al posteriore, configurazione tipica delle vetture a motore centrale-posteriore che favorisce la trazione in accelerazione.

Avantreno Ferrari F40
Avantreno Ferrari F40 Ferrari

Il powertrain

Motore

Il cuore della F40 è il motore Tipo F120A, un V8 biturbo da 2.936 cc (spesso arrotondato a 3,0 litri) derivato dal propulsore della 288 GTO ma significativamente evoluto:

Specifiche tecniche dettagliate:

  • Architettura: V8 a 90°
  • Alesaggio x corsa: 81,9 mm x 69,5 mm
  • Cilindrata: 2.936 cc
  • Rapporto di compressione: 7,7:1 (relativamente basso per permettere alte pressioni di sovralimentazione)
  • Distribuzione: Doppio albero a camme in testa per bancata, 4 valvole per cilindro (32 valvole totali)
  • Materiali: Blocco in lega di alluminio con canne in Nikasil, testate in lega di alluminio
  • Sistema di alimentazione: Iniezione elettronica Weber-Marelli combinata con doppia sovralimentazione
  • Sovralimentazione: Due turbocompressori IHI con intercooler aria/aria
  • Pressione di sovralimentazione: 1,1 bar (1,3-1,4 bar in overboost)
  • Potenza massima: 478 CV a 7.000 giri/min (alcune fonti riportano valori fino a 510-520 CV)
  • Coppia massima: 577 Nm a 4.000 giri/min
  • Regime massimo: 7.750 giri/min
  • Potenza specifica: 163 CV/litro

Particolarmente significativi sono i seguenti aspetti:

  • Sistema di sovralimentazione: I due turbocompressori IHI sono montati in parallelo, ciascuno alimentato da una bancata del motore. Questa soluzione riduce il turbo lag rispetto a configurazioni in serie.
  • Intercooler: Due radiatori aria/aria montati sulla parte superiore del motore abbassano la temperatura dell'aria compressa dai turbocompressori da circa 150°C a 80-90°C, aumentando la densità dell'aria e quindi la potenza.
  • Sistema di scarico: Completamente in acciaio inox con terminali in lega di Inconel resistente alle alte temperature, produce il caratteristico sound cupo e profondo della F40.
  • Sistema di controllo del turbo: Un sofisticato sistema pneumatico ed elettronico controlla la pressione di sovralimentazione, consentendo anche una funzione di overboost temporaneo.
Motore V8 Ferrari F40
Motore V8 Ferrari F40 Ferrari

Trasmissione

La trasmissione della F40 è un sistema relativamente semplice ma altamente efficace:

  • Cambio manuale a 5 marce con griglia a schema tradizionale
  • Frizione bidisco a secco con diametro di 215 mm
  • Differenziale autobloccante meccanico a lamelle con 40% di bloccaggio in accelerazione e 80% in rilascio

Questa configurazione permette di raggiungere i 325 km/h di velocità massima con il motore a circa 7.350 giri/min.

Retrotreno Ferrari F40
Retrotreno Ferrari F40 Ferrari
Cambio Ferrari F40
Cambio Ferrari F40 Ferrari

Sistema di raffreddamento

Il sistema di raffreddamento rappresenta una sfida ingegneristica notevole, dovendo dissipare il calore generato da quasi 500 CV in uno spazio confinato:

  • Tre radiatori: due anteriori per il raffreddamento del motore e uno centrale per l'olio
  • Due intercooler aria/aria montati sopra il motore
  • Ventole elettriche a controllo termostatico
  • Condotti di raffreddamento per i freni anteriori

Dinamica del veicolo

Sospensioni

Le sospensioni della F40 rappresentano un compromesso studiato tra prestazioni in pista e utilizzabilità su strada:

  • Anteriori: Schema a doppi triangoli sovrapposti con ammortizzatori Koni regolabili, molle elicoidali e barra antirollio
  • Posteriori: Schema a doppi triangoli sovrapposti con ammortizzatori Koni regolabili, molle elicoidali e barra antirollio
  • Altezza da terra: Regolabile, con un range di circa 60 mm

Una caratteristica interessante è l'assenza di boccole in gomma: tutti i punti di attacco delle sospensioni utilizzano snodi sferici (uniball), soluzione tipicamente riservata alle auto da competizione che elimina ogni elasticità, garantendo precisione assoluta nella risposta dello sterzo e nel controllo del veicolo.

Freni

Il sistema frenante è stato dimensionato per arrestare efficacemente una vettura capace di superare i 320 km/h:

  • Anteriori: Dischi ventilati da 330 mm con pinze Brembo in alluminio a 4 pistoncini
  • Posteriori: Dischi ventilati da 330 mm con pinze Brembo in alluminio a 4 pistoncini
  • Servofreno: Sistema a depressione Bendix
  • ABS: Assente, in linea con la filosofia purista della vettura

È interessante notare che la F40 non adotta l'ABS, ritenuto all'epoca un sistema che avrebbe interferito con la purezza dell'esperienza di guida. Per compensare, i tecnici Ferrari hanno lavorato sul bilanciamento della frenata e sulla calibrazione del servofreno per garantire la massima modulabilità.

Pneumatici e cerchi

La Ferrari F40 ha segnato la nascita degli iconici pneumatici Pirelli P Zero, sviluppati specificamente per questa supercar nel 1987. Il nome "P Zero" fu scelto inizialmente per una gomma studiata per il rally di Sanremo, ma divenne poi indissolubilmente legato alla F40.

Il progetto nacque dalla stretta collaborazione tra ingegneri Ferrari e Pirelli, con l'obiettivo di creare pneumatici in grado di gestire l'eccezionale potenza e leggerezza dell'auto. I P Zero incorporavano soluzioni innovative come l'uso del Kevlar nella zona di raccordo tra gomma e cerchio e in una delle cinture, riducendo il peso del 10% e migliorando la stabilità alle alte sollecitazioni. Il battistrada presentava un disegno asimmetrico con due differenti mescole per ottimizzare la trazione.

Le dimensioni erano impressionanti per l'epoca: 245/40 ZR17 all'anteriore e soprattutto le voluminose 335/35 ZR17 al posteriore. Questi pneumatici erano montati su cerchi in lega di magnesio forgiata con design a stella e fissaggio centrale mediante dado singolo, una soluzione derivata direttamente dalle competizioni.

Pneumatico Pirelli P Zero
Pneumatico Pirelli P Zero Pirelli

Sterzo

Il sistema di sterzo è a cremagliera senza servoassistenza:

  • Rapporto sterzo: 14:1
  • Giri volante da lock a lock: 2,3
  • Diametro di sterzata: 12,2 metri

L'assenza di servoassistenza è una scelta deliberata per garantire la massima sensibilità al pilota, sebbene richieda uno sforzo significativo a bassa velocità.

Interni Ferrari F40
Interni Ferrari F40 Ferrari

Prestazioni

Le prestazioni dichiarate ufficialmente dalla Ferrari per la F40 sono:

  • Velocità massima: 324 km/h (all'epoca la prima auto di serie a superare i 320 km/h)
  • Accelerazione 0-100 km/h: 4,1 secondi
  • Accelerazione 0-200 km/h: 12,0 secondi
  • Frenata 100-0 km/h: 36,5 metri

Test indipendenti dell'epoca hanno spesso registrato prestazioni ancora migliori, con accelerazioni 0-100 km/h misurate in 3,8 secondi e velocità massime fino a 328-330 km/h.

È interessante notare che la F40 è stata progettata principalmente per l'accelerazione e la maneggevolezza piuttosto che per la pura velocità massima. Nonostante ciò, è riuscita a stabilire nuovi record di velocità, superando la Porsche 959 (317 km/h) e diventando l'auto di serie più veloce del mondo fino all'arrivo della Bugatti EB110 nel 1991.

Ferrari F40
Ferrari F40 Ferrari

Interni e strumentazione

Filosofia minimalista

Gli interni della F40 rappresentano forse l'espressione più chiara della sua filosofia purista. L'abitacolo è volutamente spoglio, funzionale e focalizzato esclusivamente sulla guida. La fibra di carbonio è lasciata a vista sia sul pavimento che sul tetto, priva di qualsiasi rivestimento che ne avrebbe aumentato il peso. I pannelli porta sono ridotti all'essenziale, con semplici cinghie in tessuto che sostituiscono le tradizionali maniglie. In linea con questa ricerca dell'essenzialità, la vettura non prevedeva alcun sistema audio di serie, mentre l'aria condizionata, pur presente, era ridotta a un impianto minimale.

La filosofia di progettazione rifiutava ogni compromesso con il comfort: niente servosterzo, niente ABS, nessun ausilio elettronico che potesse frapporsi tra il pilota e la pura esperienza di guida. Persino i finestrini nelle prime versioni erano realizzati in plexiglas scorrevole, più leggero del vetro e con meccanismo manuale, ulteriore testimonianza di come ogni grammo fosse considerato superfluo se non contribuiva alle prestazioni.

Interni Ferrari F40
Interni Ferrari F40 Ferrari

Sedili e posizione di guida

La posizione di guida è stata progettata con la stessa meticolosità del resto della vettura. I sedili a guscio, realizzati in materiale composito e rivestiti in tessuto Nomex rosso, lo stesso materiale ignifugo utilizzato nelle tute da corsa, che offrono un supporto laterale eccezionale senza concessioni al comfort. Le cinture di sicurezza a 4 punti, più simili a quelle di un'auto da competizione che di una vettura stradale, completano il quadro di un abitacolo concepito come il cockpit di un aereo da caccia.

L'ergonomia dell'abitacolo è stata studiata nei minimi dettagli, con una posizione di guida che garantisce visibilità e controllo ottimali. Ogni comando è posizionato per essere raggiunto con naturalezza, in un ambiente che elimina ogni distrazione per concentrare l'attenzione del pilota sulla strada e sulle reazioni della vettura.

Sedili e cinture a 4 punti
Sedili e cinture a 4 punti Ferrari

Strumentazione

Il cruscotto della F40 presenta una strumentazione tanto essenziale quanto completa, organizzata per fornire al pilota tutte le informazioni necessarie a un colpo d'occhio. Il contagiri, elemento centrale che cattura immediatamente l'attenzione, domina la plancia con la sua scala che arriva fino a 10.000 giri/min, sebbene la zona rossa inizi a 7.750 giri. Alla sua destra si trova il tachimetro, con una scala ambiziosa che arriva fino a 360 km/h, ben oltre la velocità massima della vettura ma indicativa delle aspirazioni del progetto.

La strumentazione include anche indicatori dedicati alla pressione e temperatura dell'olio, fondamentali per monitorare la salute del propulsore, affiancati dall'indicatore della pressione del turbo che permette al pilota di sfruttare al meglio la spinta dei due turbocompressori. L'indicatore del livello carburante è accompagnato dalle spie di servizio essenziali, tutte progettate per essere immediatamente leggibili anche nelle condizioni più impegnative.

Tutti gli strumenti sono rigorosamente analogici, con quadranti neri e numeri in giallo e bianco che garantiscono la massima leggibilità in ogni condizione di luce, altra dimostrazione di come ogni aspetto della vettura fosse finalizzato alla funzionalità pura.

Volante

Il volante della F40 è un ulteriore esempio di minimalismo funzionale. A tre razze e rivestito in pelle perforata per garantire una presa sicura anche nelle condizioni più impegnative, è completamente privo di comandi o pulsanti. Questa scelta, apparentemente anacronistica già all'epoca, rappresenta in realtà una testimonianza della purezza d'intenti nella progettazione: nulla doveva distogliere l'attenzione del pilota dalla guida, nemmeno la possibilità di regolare il volume della radio. Il volante della F40 ha un solo scopo: trasmettere al pilota le reazioni della vettura con la massima precisione e immediatezza possibile.

Produzione e varianti

Processo produttivo

La produzione della F40 avveniva in gran parte a mano presso gli stabilimenti Ferrari di Maranello. Come per molte supercar dell'epoca, il processo produttivo era estremamente laborioso e richiedeva numerose ore di lavoro manuale per ogni esemplare, con artigiani specializzati che si occupavano di diverse fasi della realizzazione.

Il processo includeva:

  • Costruzione del telaio tubolare in acciaio
  • Applicazione dei pannelli in materiale composito
  • Installazione della meccanica
  • Verniciatura e finitura
  • Test funzionali e collaudo su strada
Verniciatura Ferrari F40
Verniciatura Ferrari F40 Ferrari

Numero di esemplari e varianti

Originariamente, Ferrari aveva pianificato una produzione limitata a 400-450 esemplari, ma la straordinaria domanda portò a estendere la produzione fino a 1.311 unità (altre fonti riportano 1.315), prodotte tra il 1987 e il 1992.

Esistono diverse varianti e serie della F40:

  • Serie Iniziale (1987-1988): Circa 50 esemplari, caratterizzati da finestrini scorrevoli in plexiglas, assenza di chiusura centralizzata, e interni ancora più spartani.
  • Serie Standard (1988-1992): La maggior parte degli esemplari, con piccole modifiche evolutive.
  • F40 LM (Le Mans): Versione da competizione sviluppata da Michelotto, con potenza aumentata a circa 720-760 CV, peso ridotto a 1.050 kg e modifiche aerodinamiche significative. Ne furono costruite 19.
  • F40 GT: Versione intermedia tra la stradale e la LM, conforme al regolamento IMSA. Circa 7 esemplari prodotti.
  • F40 Competizione: Ulteriore evoluzione della GT, con potenza di circa 700 CV. Costruiti circa 10 esemplari.
Ferrari F40 Competizione
Ferrari F40 Competizione Ferrari

Eredità e influenza

La F40 è senza dubbio una delle auto più iconiche e influenti nella storia dell'automobilismo. Il suo impatto si può misurare sotto diversi aspetti:

Influenza tecnica

  • È stata una delle prime auto stradali a utilizzare estensivamente materiali compositi nella struttura e nella carrozzeria
  • Il suo approccio aerodinamico ha influenzato generazioni di supercar successive
  • La filosofia del "tutto per le prestazioni" ha ispirato modelli successivi sia Ferrari che di altri costruttori

Eredità nella Gamma Ferrari

La F40 ha stabilito il concetto di "serie speciale" limitata che Ferrari avrebbe continuato con:

  • F50 (1995-1997)
  • Enzo (2002-2004)
  • LaFerrari (2013-2018)

Ognuna di queste vetture ha portato avanti la filosofia della F40, incorporando le tecnologie più avanzate disponibili al momento della produzione.

Ferrari Enzo Ferrari
Ferrari F50 Ferrari

Valore collezionistico

Da un prezzo iniziale di circa 400 milioni di lire italiane nel 1987 (equivalenti a circa 200.000 euro attuali), la F40 ha visto una costante crescita del suo valore. Oggi, un esemplare in buone condizioni può valere tra 1,5 e 2,5 milioni di euro, mentre esemplari particolarmente significativi o con storia da competizione possono superare i 5 milioni.

Fanali e presa d'aria posteriori Ferrari F40
Fanali e presa d'aria posteriori Ferrari F40 Ferrari

L'eredità immortale della F40

La Ferrari F40 rappresenta uno dei punti più alti nella storia dell'ingegneria automobilistica italiana. Nata dalla visione di Enzo Ferrari di creare l'auto più pura e prestazionale possibile, rimane ancora oggi un riferimento per l'industria.

Ciò che rende la F40 così speciale non è solo la sua straordinaria combinazione di prestazioni, leggerezza e tecnologia, ma anche la sua onestà d'intenti. È una vettura che non cerca compromessi, non tenta di mascherare la sua natura di strumento progettato per l'emozione della guida pura.

In un'epoca in cui le supercar diventano sempre più complesse, cariche di elettronica e orientate al comfort, la F40 rimane un monumento alla purezza dell'esperienza di guida, un viaggio diretto e senza filtri nel mondo delle prestazioni estreme. La sua eredità continua a vivere non solo nelle Ferrari che l'hanno seguita, ma nell'ispirazione che continua a fornire agli appassionati e agli ingegneri di tutto il mondo.

 

Ferrari F40
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