Ferrari: ecco le supercar esposte alla nuova mostra a Maranello

A giudicare dal valore (certamente non solo economico) degli esemplari esposti alla nuova mostra allestita presso il museo della Casa del Cavallino a Maranello dedicata alle supercar più esclusive della Ferrari, sembra più che giustificato l’orgoglio mostrato da Luca Cordero di Montezemolo in occasione della giornata di inaugurazione dell’esposizione.

La mostra infatti, intitolata “Ferrari supercar. Tecnica, design, mito” è interamente dedicata alle vetture speciali del Cavallino realizzate in serie limitata, che hanno contribuito maggiormente a creare il mito del marchio automobilistico italiano famoso in tutto il mondo.

Ferrari 250 GTO

La mostra riprende la storia di alcuni dei modelli più desiderati e amati della storia della Casa di Maranello a partire dalla mitica e indimenticata Ferrari 250 GTO, considerata ancora oggi come una delle più celebri Ferrari di sempre.

Prodotta per la competizione dal 1962 al 1964 in appena 36 esemplari, tutti esistenti, la 250 GTO domina in pista e su strada, aggiudicandosi tre Campionati Internazionali Costruttori GT. La sigla GTO deriva dalla categoria nella quale correva che richiedeva, per l’omologazione alle gare, un minimo di 100 vetture prodotte in un anno.

Quando la Federazione la rende omologabile quale evoluzione della 250 GT passo corto, viene denominata automaticamente 250 GTO, acronimo di Gran Turismo Omologata. Grazie al motore V12 di 2.953 cc, evoluzione del “progetto Colombo”, capace di produrre 300 CV ed alti valori di coppia già a basso regime e al cambio a 5 marce - una caratteristica molto innovativa per quegli anni - la vettura risulta fin da suito praticamente imbattibile.

La Ferrari 250 GTO del 1964 oggi vale più di 20 milioni di dollari

Indubbiamente cotribuisce al suo successo sia la leggerezza – la vettura ferma l'ago della bilancia a 880 kg a secco - che l’agilità. Oggi le sue quotazioni sono astronomiche e superano ampiamente i venti milioni di dollari.

Ferrari 288 GTO

Proseguendo nel percorso storico ideale della mostra si incontra la Ferrari 288 GTO. Ideato per le gare della categoria “Gruppo B”, il progetto della 288 GTO nasce nel 1983. A Maranello si prende come base la 308 lavorando sul telaio - che rimane sempre in acciaio ma viene radicalmente rinforzato - sul passo, sulle carreggiate e sulla dimensione delle ruote.

Radicale il lavoro di modifica apportato al motore V8 biturbo, a cui vengono abbinati due scambiatori di calore, proprio come avveniva sulle vetture da Formula 1, mentre gli ingegneri perfezionano anche l’aerodinamica con l’aggiunta di generosi spoiler.

La vettura viene presentata nel 1984 con destinazione stradale in quanto, nel frattempo, la Federazione non aveva sostenuto le gare in pista per il Gruppo B per il quale era stata ideata. Il suo successo è immediato: dai 200 esemplari previsti inizialmente si arriva a realizzarne 272, un numero in ogni caso molto limitato, che oggi rende questa vettura molto rara e quotata.

Ferrari F40

L’inatteso successo della 288 GTO fornisce a Ferrari l’indicazione del potenziale rappresentato da vetture stradali ispirate alla più avanzata tecnologia delle competizioni. È così che nasce la Ferrari F40, una vettura rimasta scolpita in maniera indelebile nel cuore di tutti gli appassionati e presentata per la prima volta al Salone dell’Auto di Francoforte del 1987.

La F40 si distingue per l’abitacolo spartano che propone esclusivamente quanto necessario alla guida, mentre il telaio è realizzato in acciaio integrato da materiali compositi e Kevlar.

Caratterizzata dal grande alettone posteriore, la carrozzeria della F40 viene realizzata per mezzo di materiali compositi. Sotto al cofano pulsa un motore biturbo con 478 CV, quasi 80 in più rispetto alla GTO, che garantisce un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi, valore sconosciuto per l’epoca, ed una velocità massima di 324 Km/h.

Inizialmente viene prevista una produzione limitata ad appena 400 esemplari, ma il successo riscosso dal modello è tale da costringere la Ferrari a produrre la F40 per cinque anni in 1.315 unità.

Ferrari F50

La Ferrari F50 nasce nel 1997 per celebrare il cinquantesimo anniversario della Casa di Maranello, come suggerisce in maniera inequivocabile il nome stesso. Il modello viene presentato in anteprima al Salone di Ginevra del 1995 e nasce parallelamente all’ultima Ferrari Sport realizzata a Maranello: la 333 SP.

Per questa nuova pietra miliare della tecnologia Ferrari, l’ispirazione arriva direttamente dalla F1: la vettura infatti prevede una scocca in fibra di carbonio, proprio come avviene per le monoposto, abbinata ad un motore V12 di derivazione agonistica, che come sulle F1 ha una funzione portante dell’intero retrotreno.

Di stile molto originale, la vettura si presenta con un tettuccio rigido asportabile ed alloggiabile a bordo. Realizzata esclusivamente in 349 unità, la F50 rimane tutt’oggi una vettura molto ricercata dai collezionisti.

Ferrari Enzo

Negli anni magici delle vittorie a ripetizione del Titolo Mondiale Piloti e Costruttori, nasce la Ferrari Enzo. Siamo nel 2002 e la Enzo, una vettura fortemente ispirata alla F1, diventa la prima vettura stradale a disporre del “manettino” sul volante, per variare il comportamento su strada secondo il tracciato e le condizioni del fondo stradale. Il motore V12 leggero e compatto e i sistemi legati alla dinamica veicolo rispondono a questi impulsi proprio come accade la monoposto regolata dal pilota con i manettini sul volante.

Lo sviluppo del sistema derivava dalla tecnica adottata da Michael Schumacher che provvedeva a modificare l’assetto della sua monoposto curva per curva. Da qui nasce la richiesta di dotare la vettura di una serie di comandi capaci di regolare la vettura più volte nello stesso giro.

Ferrari 599 XX

La Ferrari 599 XX è una vettura che entra a pieno diritto nel mondo delle hypercar, per motivi sia tecnici che simbolici. La Casa di Maranello infatti può vantare una lunghissima tradizione di vetture ad altissime prestazioni a motore anteriore.

La 599XX segna fin dall’esordio il record sul giro della celebre “Nordschleife” (22,8 km) sul Circuito del Nürgburgring. Sul piano tecnico la 599XX, una vettura destinata esclusivamente all’utilizzo in pista, può vantare un motore V12 aspirato da 730 CV e una distribuzione dei pesi ottimale - 47% anteriore e 53% posteriore – oltre al sofisticato sistema di supporto elettronico alla guida, mentre l’aerodinamica fa affidamento sulla grande ala posteriore mobile, che contribuisce sensibilmente alle elevatissime prestazioni.

Ferrari GTO Evoluzione

Lo straordinario successo commerciale avuto dalla GTO lascia immediatamente intendere l’opportunità che potrebbe essere rappresentata da un modello stradale a forte impronta sportiva. Si tratta del seme dal quale nascerà di fatto la F40. La GTO Evoluzione non ha mai corso ed è rimasta quindi un modello di sviluppo.

Ferrari F40 Competizione

Le caratteristiche progettuali della F40 rappresentano una naturale opportunità per lo sviluppo di un modello da pista. Gli importatori Ferrari che tradizionalmente negli anni avevano partecipato a competizioni di durata trovano risposta a questa richiesta nello sviluppo realizzato dallo specialista Michelotto che aveva già dato a Ferrari contributi di grande rilievo come quello dello sviluppo della 365 GTB4 Competizione per il Rally. La Ferrari F40 Competizione nasce nel 1989, ma i suoi sviluppi sono proseguiti fino alla fine degli anni ’90 con risultati da primato.

Ferrari FXX

La Ferrari ha definito un programma di collaborazione tecnica con i suoi più fedeli ed appassionati clienti, proponendo una formula assolutamente innovativa che si sviluppa intorno al prototipo Ferrari FXX. La vettura è l'espressione più avanzata di una Granturismo creata a Maranello ed ha come missione il coinvolgimento dei suoi più speciali clienti come "Piloti Collaudatori" della Casa del Cavallino Rampante.