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Il 1° agosto 2024, una data qualsiasi sul calendario che però potrebbe segnare una svolta storica per Maserati. Se ne parla da qualche tempo, sottolineando i problemi che ci sono nel lineup del modelli modenesi. Maserati utilizza piattaforme e motori unici, spesso derivati da tecnologie di alto livello come il V6 della Giulia Quadrifoglio, modificato con testate e iniezione diretta ispirata alla Formula 1. La Maserati Gran Turismo, la Grecale e l'MC20 si basano su piattaforme specifiche e costose, che richiedono ingenti investimenti per la loro produzione e mantenimento. Questa unicità tecnologica, sebbene affascinante, rappresenta un problema di sostenibilità economica per il marchio. Se ne parla poco a Torino, ma sento che c'è qualcosa nell'aria.
Un passaggio di Maserati sotto Ferrari rappresenterebbe un ritorno alle radici per il marchio modenese, che potrebbe sfruttare l'innovazione e le tecnologie di Maranello per rilanciare la propria gamma di vetture. Questo cambio di gestione potrebbe avvenire seguendo le linee guida tracciate dall'indimenticabile Sergio Marchionne, che aveva sempre puntato su fusioni strategiche per rafforzare i marchi.
E il mese di agosto è l'ideale per queste mega-operazioni, quando l'attenzione dei mercati finanziari è minore. La fusione tra Fiat e Chrysler, ad esempio, è avvenuta con l'assemblea dei soci del 1° agosto 2014. John Elkann - l'azionista maggioritario di Ferrari con Exor NV - potrebbe seguire la stessa strategia, scegliendo una data come il 1° agosto per sistemare le cose senza troppi scossoni a Wall Street.
Un altro segnale che è nell'aria è il recente ampliamento di Ferrari con la realizzazione dell'e-building, uno spazio enorme dedicato sì alle future elettriche del Cavallino, ma già strutturata per gestire anche i motori termici V12, V8 e V6, Questo stabilimento potrebbe ospitare anche nuovi modelli Maserati termici ed elettrici con piattaforme condivise, contribuendo alla modernizzazione e all'espansione della gamma del marchio.
Il concetto di Polo del Lusso che era stato lanciato da Luca Cordero di Montezemolo, prevedeva una stretta collaborazione tra Ferrari, Maserati e Alfa Romeo per creare prodotti di lusso. Tuttavia, mentre Maserati secondo me sembra destinata a integrarsi sempre più con Ferrari, il percorso seguito è diverso per Alfa Romeo, che rimarrà separata, con un futuro che è scritto soprattutto nei modelli economici Tonale e Junior ma ancora incerto con la dismissione delle versioni termiche di Giulia e Stelvio sostituite da elettriche o ibride.
Nonostante le incertezze, faccio tutti gli auguri possibili perché questa mia previsione, intuizione o fantasia, chiamatela come volete, si concretizzi con il passaggio sotto Ferrari, che potrebbe finalmente permettere al marchio modenese di sfruttare appieno il suo potenziale. Occhio al 1° agosto, dunque, appassionati e dipendenti della Casa del Tridente.