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L'aria è quella dei grandi eventi: una schiera di Rosse disposte davanti a Palazzo della Borsa di Milano sancisce l'ingresso nei listini di Borsa Italiana di Ferrari dopo lo sbarco al NYSE avvenuto in ottobre.
A Palazzo Mezzanotte per suonare la campanella dell'apertura delle contrattazioni ci sono Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, John Elkann, presidente di FCA, Piero Ferrari, figlio di Enzo Ferrari, l'amministratore delegato della casa di Maranello Amedeo Felisa e il direttore del reparto corse Maurizio Arrivabene.
C'è anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha toni entusiastici: «E' un gesto importante che credo debba essere seguito da altre realtà quotate fuori», dice il premier, che aggiunge; «Il 2016 vorrei che fosse l'anno in cui smettiamo di recuperare i ritardi e cominciamo a correre più forte degli altri. In bocca al lupo».
Da parte sua Marchionne ha ringraziato Renzi «per quello che sta facendo per il Paese» ed ha definito la quotazione a Milano «un nuovo traguardo, una nuova partenza», aggiungendo: «Competere sul listino di Milano per la Ferrari è come tornare alle origini».
All'apertura delle contrattazioni il titolo, contraddistinto dal simbolo “RACE”, ha debuttato a 43 euro, un prezzo inferiore a quello dell'ultima chiusura della Borsa di New York. In pochi minuti è scivolato sotto quota 42 euro e sospeso a 41,75 euro, per poi rientrare poco dopo nelle contrattazioni. Nella conferenza del debutto Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana, ha annunciato anche annunciato che il titolo di Maranello sarà inserito nell'indice Ftse Mib.