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E' stato un raduno record quello organizzato da Ferrari a Maranello per celebrare i 50 anni dalla messa su strada del primo esemplare della famiglia Ferrari Dino. Oltre 150 Dino e più di 300 clienti provenienti da tutto il mondo hanno affollato la sede del Cavallino Rampante per ricordare la nascita delle vetture dedicate da Enzo Ferrari allo scomparso figlio Alfredino, ideatore della gamma delle Ferrari più “economiche” ma non meno affascinanti.
Equipaggiata dal motore sei cilindri progettato da Alfredo, la berlinetta che assunse il nome Dino 206 GT venne presentata per la prima volta come prototipo al Motor Show di Parigi nell’ottobre del 1965. Seguirono le varie versioni di preserie presentate a Torino nel '66 e nel '67 e a Bruxelles nel 1968, anno in cui iniziò la produzione.
Seguirono la Dino 246 GT del 1969, la “targa” 246 GTS del 1972, la Dino 308 GT4 del 1974 disegnata da Bertone che rimase in produzione ma con il marchio Ferrari a partire dal 1976 e la sorella minore 208 GT4 realizzata dal 1975 al 1980.
Le Ferrari Dino erano accomunate da motori di piccola cilindrata, inizialmente V6 da 2 litri e successivamente da 2.4 litri per le 246, mentre la 308 GT4 montava un V8 da 3 litri. Fu la prima Ferrari (anche se non ne portava il marchio) 2+2 a motore centrale e la prima vettura stradale Ferrari di serie con motore V8. La 208 GT4 infine montò un V8 da soli 2 litri.
Le Ferrari Dino nacquero per consentire alle Ferrari di correre anche in Formula 2, dal momento che i regolamenti emanati nel 1967 rendevano obbligatorio che il motore di quelle vetture da competizione fosse derivato da vetture serie realizzate in almeno 500 unità all’anno. Ferrari raggiunse un accordo con Fiat, che fornì il primo propulsore V6 e la propria capacità produttiva.